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venerdì 28 gennaio 2011

keep calm (and eat a cupcake)


Settimane o forse mesi che non si parla di ricette da queste parti, eppure stavolta proprio ci vuole. ci vuole qualche cupcake, cupcakes e muffin, la primissima cosa che mi viene in mente quando sento la voglia di cucinare farsi sempre più forte mentre il tempo manca.
Cupcakes e muffin, la ragione per cui mi alzo alle 7 anche il sabato mattina e ancora in pigiama e spettinata li preparo per la colazione.
...

3 lavori in 3 mesi, tanto che qualcuno mi ha chiesto come faccio al mattino a ricordarmi da che parte devo girare il muso della macchina quando esco dal cancello.
Sballottata tra speranze vere e presunte, e tra quello che devo e quello che invece vorrei fare, ho riscoperto il valore delle pause. 
E i cupcakes sono i dolci ideali per una pausa, piccola come lo spazio di una merenda, media come quella di un week end, o più lunga (come quella che forse tra non molto mi prenderò io...).

Una ricetta semplice e purissima, tratta da un libro che merita davvero. Bellissimo anche solo da toccare, ispirantissimo, irresistibile.

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Cupcakes al cocco (con piccole variazioni e che poi alla fine sono più dei muffin che dei cupcakes)
  • farina autolievitante 250g
  • cocco rapè 45g (io ne ho messi 60)
  • zucchero semolato 230g
  • latticello (io ho usato panna fresca) 250ml
  • uova 2
  • (estratto di cocco naturale 1 cucchiaino)
  • burro fuso 125g

Scaldare il forno a 180°. Mescolare in una ciotola la farina, lo zucchero e il cocco. In un altra ciotola amalgamanre il latticello o la panna, le uova leggermente sbattute, l'estratto di cocco e il burro fuso e poi versarli nella prima ciotola dopo aver creato una fontana al centro.  Amalgamare bene. Distribuire l'impasto negli stampini rivestiti coi pirottini di carta riempiendoli per 2\3 e infornare per 15-20 minuti a seconda delle dimensione che gli avrete dato. 

La ricetta prevedeva anche una glassa al cocco, o per meglio dire al burro, ecco, e io che non sono molto amante del burro quando lo si sente ne di conseguenza delle pasticciate troppo pasticciose non l'ho fatta, però ve la lascio, certamente è coreografica, bianchissima.
  • zucchero a velo 280g
  • cocco essicato 135g
  • burro ammorbidito 75g
  • estratto di cocco naturale 1\2 cucchiaino
  • acqua calda 2 cucchiai
  • cocco essicato leggermente tostato per decorare.

Mescolare tutti gli ingredienti esclusa l'acqua, aggungerla poi pian piano fino ad ottenere la giusta consistenza per spalmarla sulle tortine o utilizzarla nella sac a poche.
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....buon week end...

lunedì 27 dicembre 2010

Colazione, ferie, giorni di intermezzo



....quantità spropositate di cappelletti e tortelli
Regali così belli e azzeccati da far commuovere anche il più indifferente
Pranzi terminati con la gola secca e il tempo che è volato in un attimo dalle troppe chiacchiere con sorelle e cugini
Serate finite tardissimo con assortitissima compagnia dai 10 agli 85 anni
Bambini coccolati fino a consumarli di baci....
....

questo è stato il mio Natale.

E oggi, che dovrebbe essere il giorno dei primi buoni propositi, tipo almeno unapasseggiataemezz'oradicyclette, voglio prima fermarmi un attimo, fermarmi a pensare al lusso puro di questi giorni di intermezzo, liberi da feste comandate, e magari come oggi con un bel sole fuori.
Giorni in cui ci si può prendere il tempo per cucinare anche la colazione. 
Pasticciando con la pasta frolla e una di quelle meravigliose confetture fatte in casa ricevute in regalo. Che diventano ancor più meravigliose quando riesci ad ottenere anche la ricetta. :)



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Confettura di mele cotogne (super cognata Lara)

Cosa serve:
pentola capiente
cucchiaio di legno
4 barattoli sterilizzati da 500g
forchetta
passaverdure o minipimer

Ingredienti:
mele cotogne mature 1kg
zucchero 500g
succo di limone filtrato 1\2 bicchiere
acqua 1 bicchiere
aroma vaniglia

Lavare le mele eliminando la parte pelosa che potrebbero avere. Metterle nella pentola di cottura piena d'acqua e farle bollire per 30 minuti. Farle raffreddare poi sbucciarle e tagliarle a pezzetti di circa 4 cm di larghezza. Si potrebbero anche sbucciare all'inizio ma sarebbe meno pratico perché sono davvero molto molto dure.

Aggiungere ai pezzetti di mela il succo di limone e ridurre a purea con il passaverdura o il minipimer, fino a ridurle ad una crema compatta e non grumosa. Sciacquare la pentola e versarvi il passato insieme allo zucchero, un bicchiere d'acqua e l'aroma di vaniglia. 
Portare ad ebollizione, mescolando continuamente con il cucchiaio di legno.
Dopo 30 minuti di ebollizione dovrebbe essere abbastanza densa.

Riporre la marmellata nei barattoli, chiudere il tappo e far bollire a bagno maria per pochi minuti. Far riposare a testa in giù fino a completo raffreddamento e riporre in luogo buio e asciutto.

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Con una confettura così, per una colazione speciale, basterà un po' di frolla non aromatizzata, senza vaniglia ne' limone, qualche stampino per crostatine e circa 20 minuti in forno a 180°.

Magari coprendole, invece che con la solita gratella, con una formina ricavata da uno stampino natalizio, come ho imparato da lei.
Tutto qui.

Intanto vi auguro buon proseguimento di feste, comandate e non, e vi aspetto tra qualche giorno per festeggiare insieme una certa ricorrenza blogghistica (piuttosto facile da intuire anche guardando  l'archivio qui a fianco... :)))....

venerdì 30 aprile 2010

Per il pic nic del primo maggio - il dolcetto

Preso atto ormai che il mio primo maggio non sarà festeggiato con un pic nic ma con una cena vera e propria a tavola (ancora tutta da preparare) (e anche perchè dicono che piove), voglio però finire di raccontarvi un po' quello che avevo progettato nell'altra eventualità. 
Come avrete già notato dal primo e dal cake, avevo immaginato una cosa davvero semplice, soprattutto nella preparazione, ma anche nei sapori, di conseguenza non poteva finire che con qualcosa di cioccolatoso. Perchè comunque si, è vero, ci sarà anche caldo in questi giorni, ma a me personalmente il rifiuto estivo per il cioccolato e per tutte le ricette che lo comprendono deve ancora arrivare, anzi ci sono certi anni in cui proprio non arriva mai. Solo un piccolo tocco diverso dal solito, che veramente non credevo, esalta il sapore del fondente in un modo esagerato: il fior di sale alla vaniglia. (regalino della dolcissima Anemone).
Sul giornale da cui ho preso queste tortine, venivano definite muffin, ma dal momento che del muffin non hanno ne' il procedimento ne tantomeno la forma finale, io le chiamo semplicemente tortine, perchè in effetti è questo che sono, anzi nei casi in cui risultasse più comodo, si porebbe fare anche una torta unica, ci ho provato e ci sta. Anche se l'idea di sbocconcellare una tortina monoporzione al cioccolato in relax chiacchierando in un prato su un panno a quadretti e rischiando sempre di mangiarsi anche la carta perchè si è troppo presi da tutto il resto mi piace molto di più. :)

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Tortine al fondente con fior di sale alla vaniglia (dosi tratte da Alice Cucina, aprile 2009)

burro 240g
cioccolato fondente 240g
uova 4
zucchero 200g
farina 300g
lievito per dolci 1 bustina
fior di sale alla vaniglia

Far fondere il burro e il cioccolato insieme, a bagnomaria o nel microonde. In un'altra ciotola montare le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto denso e spumoso. Incorporare poi il cioccolato fuso e mescolare.
Unire la farina mescolata al lievito, amalgamare e distribuire negli stampini rivestiti con l'apposita cartina. Aggiungere su ognuno un pizzico di fior di sale ed eventualmente qualche altra scaglia di fondente e cuocere a 180 per 20 minuti. Prima di servire spolverare con zucchero a velo o a piacere con un altro po' di fior di sale.
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giovedì 11 marzo 2010

Cupcakes for breakfast


Che cosa preparare per colazione in una "domenica" improvvistata, in una mattina in cui si è tutti a casa da scuola e dal lavoro causa neve? Ah prima di tutto, ho pensato, qualcosa che permetta di accendere il forno, per alzare un po' la temperatura della cucina dopo una notte gelida. E quali sono i dolcini da forno più dolci, più simpatici da scartare, più belli da vedere, più da colazione chic? I cupcakes! E qual'è il più bel libro dedicato ai cupcakes uscito ultimamente? Cupcakes, piccoli lussi per il palato, edito da Luxury Books e curato da Csaba della Zorza! E quali sono in questo libro i cupcakes più veloci, leggeri, fruttati e profumati? Questi!

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Cupcakes ripieni di marmellata

farina autolievitante 155g
zucchero semolato 115g
latte 125 ml
uova 2
estratto di vaniglia naturale un cucchiaino
lievito 1\2 cucchiaino (che io ho omesso visto che la farina è già calibrata)
marmellata 160g
burro fuso 20g
zucchero, cannella

Riscaldare il forno a 180 e rivestire 18 stampini con i pirottini di carta.
Mescolare la farina, il lievito e lo zucchero in una ciotola e fare la fontana al centro. Raccogliere in un'altra ciotola il latte, le uova e la vaniglia e sbattere con la frusta per amalgamare. Versare il tutto negli ingredienti asciutti e sbattere per incorporare.
Distribuire metà dell'impasto nei pirottini, mettere in ciascuno un cucchiaino di marmellata e poi completare con l'impasto rimanente. Inforare per 10-12 minuti. Spennellare le tortine in superficie con un po' di burro fuso e poi rotolarle in un piattino in cui avrete disposto qualche cucchiaio di zucchero mescolato alla cannella in polvere.
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venerdì 15 gennaio 2010

Muffin carote e pere

grazie a Babs e alla Cavoletta, la mia merenda perfetta


Non so a voi, ma a me ad una settimana abbondante dalla fine ufficiale delle feste sta iniziando a tornare voglia di qualcosina di dolce. Almeno al mattino via...o per merenda... Così mentre mi esaminavo le ricette sane e leggere dei dolci di Pietro Leemann e poi quelle di Stella me n'è venuta in mente un'altra perfetta per l'occasione. Una ricetta originariamente di Babs, giunta poi in poco tempo agli onori della cronaca per essere stata selezionata e poi pubblicata nientepopodimenoche sul nostro amato Libro del Cavolo. Chi bazzica tra le pagine sue e quelle di Sigrid avrà già capito che si tratta degli spettacolari muffin zucchine e mele. Un dolce "non dolce", cioè pochissmo dolce, e soprattutto pieno di un sacco di cose buone e sane che fanno bene. Non osando apportare varianti all'impasto di base, mi sono permessa solo di variare la frutta e la verdura utilizzate, da zucchine e mele sono diventate carote e pere, un'altra accoppiata secondo me abbastanza vincente.
Quindi, grazie a Babs, e grazie alla Cavoletta, io ho trovato la mia merenda perfetta.

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Muffin carote e pere (da quelli zucchine e mele di Babs)

Ingredienti asciutti

farina autolievitante 320 g
zucchero 180g

noci spezzettate 50g

cannella 1 cucchiaino

sale 1 cucchiaino


Ingredienti umidi

olio di semi di soia o girasole 150g
uova 4

pere 150g (peso netto)

carote grattugiate 150g (peso netto)


Miscelare in due ciotole separate gli ingredienti asciutti e quelli umidi, grattugiando la pera e la carota. Unire gli ingredienti umidi a quelli asciutti e mescolare brevemente, mettete il composto negli stampini da muffin e spolverizzate la superficie con dello zucchero. Infornoare per circa 20/25' a 180/200°.
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venerdì 11 dicembre 2009

Cupcakes all'olio e domeniche sul divano


Delle volte mi viene voglia di pasticciare con dolci e dolcetti, mi metto a spulciare tra i miei libri e tra le ricette segnate nei preferiti e finisce che ne vengo fuori con almeno 30 dolci papabili. Quindi ricomincio da capo e tante volte alla fine lascio perdere, dedicandomi a uno dei miei soliti classici riuscita assicurata.
Da un po' di tempo invece mi sono messa, in questi casi, a cercare se ci sono dei contest in corso a cui poter partecipare, cosa che invece prima non facevo molto spesso, ma che da quando ho iniziato mi ha portato molti frutti dal punto di vista delle conoscenze interessanti e beh, si, devo dirlo, pure delle visite :)!
Stavolta oltretutto non c'è stato bisogno di cercare granchè, dal momento che qualche giorno fa Fiordilatte ha pubblicato un interessante riassunto di tutte le raccolte, contest, iniziative più o meno natalizie in corso in questo periodo. E tra queste una mi ha subito conquistata: Olio d'oliva, l'oro nel piatto, la raccolta di Mariluna e Dada. Per partecipare, una sola condizione: inventare una ricetta che preveda l'olio extravergine di oliva non come semplice condimento ma come ingrediente principale.
Io, come spesso succede quando si tratta di inventare, mi sono buttata sui dolci, dove mi sento un attimino più sicura e in grado di sperimentare, mi sono servita però come base di due ricette per me fantastiche, questa & questa, già provate e anche pubblicate in passato, che ho fuso in un unico impasto e trasformato in cupcakes un po' vezzosi.


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Cupcakes all'olio d'oliva, semolino e limone

farina 75 g
semolino 75g
zucchero 180g
lievito 2 cucchiaini
scorza di 1 limone
uova 3
yogurt bianco 125g (un vasetto)
olio extravergine di oliva 60 ml

zucchero a velo
qualche goccia di succo di limone
meringhette bianche per decorazione

Sbattere lo zucchero e le uova per una decina di minuti con lo sbattitore elettrico a media potenza, fino a ottenere un composto molto spumoso e chiaro. Aggiungere lo yogurt, poi la farina e il semolino setacciati insieme al lievito, sbattendo sempre. Aggiungere poi l’olio e la buccia finemente grattuggiata del limone. Versare l’impasto in 12 stampini da cupcakes rivestiti con le apposite cartine, ai 2 terzi dell’altezza, e infornare a 160° per circa 20 minuti o finché i dolcetti non saranno dorati in superficie.
Una volta raffreddati, decorarli con una semplicissima glassa ottenuta mescolando allo zucchero a velo qualche goccia di succo di limone ed eventualmente con zuccherini bianchi o meringhette.
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Con questa ricetta partecipo quindi al contest l'oro nel piatto di Mariluna e Dada.

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In tema con la ricetta, coccolosa ed estremamente femminile, colgo l'occasione per segnalarvi una carinissima iniziativa reggiana. Si chiama Le domeniche sul divano ed è organizzata all'interno del circolo arci Tunnel appunto di Reggio da un gruppo di ragazze ma non solo per ragazze, per conoscersi, ascoltare musica dal vivo, chiacchierare, farsi un the coi biscottini o un aperitivo. E soprattutto per comprare! Si perchè la discoteca per l'occasione sarà convertita a mercatino di Natale con creazioni artigianali, abiti vintage e un po' di tutto, con sempre in sottofondo musica dal vivo. Se qualcuno fosse nei paraggi, io sarò là pomeriggio e sera con il mio banchetto per cui sto piacevolissimamente producendo a ritmi di catena (e con il mio fido aiutante! :)).

mercoledì 18 novembre 2009

Mini cakes della consolazione

Tenendo conto che non si può essere sempre in perfetta forma. Tenendo conto che a volte le cose possono andare davvero, davvero per il verso sbagliato. Tenendo conto che a volte sembra tutto così maledettamente difficile. Tenendo conto che molto spesso ci si sente scoppiare le mani di creatività è non si ha il modo, o il tempo, o tutti e due di sfogarla. Tenendo conto che la ricerca di un lavoro serio, e appagante, al giorno d'oggi sembra essere ancor meno di un miraggio....
Certe volte bisogna prendersi un piccolo momento consolatorio.
La mia ricetta è questa.
- Uscire a comprare qualcosa di bello che si desidera da tempo, e che può essere considerato un sovrappiù o un'inutilità, come dei coloratissimi stampini in silicone da mini cakes.
- Scegliere una ricetta semplice e che faccia sporcare pochi pentolini, mescolare e infornare.
- mentre si aspetta il drin del forno preparare un the verde aromatizzato
- Sfornare i mini cake e prenderne due o tre
- Divano e panno, non di pile, ma di lana o ancora meglio di mohair, assestarsi
- Spegnere il cellulare
- Aprire un bel libro, come Tre Vite di Penelope Lively e leggerlo mangiucchiando i cakes tiepidi e sorseggiando piano piano il the bollente.
- Dopo una cinquantina di bellissime pagine addormentarsi, sapendo che tanto fra poco arriverà a casa qualcuno a svegliarci con calma per stare un po' insieme.

E per i cakes fate così (ispirati ad una ricetta de Il libro d'oro dei dolci)
E se poi quando andate a rivedervi la foto vi accorgete che sono venuti così bene, con tanto di crepina sulla sommità, beh è un'altra piccola soddisfazione, no??

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Mini cakes alle carote, zenzero e semi di girasole

olio di semi 125 ml
zucchero di canna 125g
uova 2
farina 180g
lievito per dolci 2 cucchiaini
zenzero secco grattugiato 1\2 cucchiaino
noce moscata 1\2 cucchiaino

carote 180g
nocciole tostate 50g
semi di girasole 1 cucchiaio

In una ciotola amalgamare olio, zucchero e uova con la frusta. Aggiungere la farina setacciata, il lievito e un pizzico di sale, profumare con zenzero e noce moscata. Aggiungere le carote lavate e grattugiate con la grattugia a fori larghi, le nocciole tostate e tritate grossolanamente a mano e i semi. Amalgamare tutto e cuocere in forno preriscaldato a 180° per una ventina di minuti. Per 6-8 mini cakes.
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venerdì 6 novembre 2009

Piccoli Gugelhupf integrali all'uvetta


Solitamente, prima mi lascio ispirare da una ricetta, poi vado alla ricerca del contenitore o dello stampo più adatto. Questa volta invece, durante una delle mie ultime scorribande, mi sono prima innamorata dello stampo, una formina così irresistibile con quel buchino al centro da riempire con tutto l'immaginabile, e quelle scanalature dove far colare rivoli di glassa colorata o di cioccolato fuso...
Insomma l'ho portato a casa con estrema soddisfazione, poi una volta arrivata la sera e finiti gli impegni mi sono tuffata in rete a vedere come si fanno questi Gugelhupf, o Kugelhupf, tipici della Germania meridionale, Austria, Svizzera e Alsazia e presenti, sotto altri nomi e forme leggermente diverse, nella pasticceria di gran parte del nord-est europeo.
Per quel che ho potuto scoprire in rete la ricetta originale prevede l'uso del lievito di birra, quindi una lunga lievitazione fuori forno. Io però, avendo iniziato a prepararli alle 11 di sera ed essendo troppo carica di usare subito quegli stampini, ho pensato di farli con il lievito istantaneo. Ho scoperto poi che si sono servite della stessa manovra anche queste due piuttosto esperte ragazze quindi se l'han fatto loro mi fido a occhi chiusi.
Ho fatto quindi un mix delle loro due ricette, più altre trovate sparse per la rete e per i libri, molte delle quali contemplano l'uvetta e il liquore alla ciliegia. Infine ho sostituito metà della farina con quella integrale.
Li ho sfornati e lasciati lì per il mattino, e sono andata a dormire orgogliosa e con le mani ancora profumate di burro e zucchero. Il mattino dopo a colazione li abbiamo mangiati così com'erano (cioè perfetti! :)) poi per una cena alla sera li ho spolverati di zucchero a velo e guarniti con frutti di bosco macerati per qualche ora in zucchero e limone e scaldati leggermente al microonde.
Si prestano veramente a infinite tipologie di decorazione, per questo vi metto la foto della versione nature, così potrete far partire subito la vostra fantasia! Ah, che bell'acquisto 'sto stampino!
Io li ho fatti così:
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Piccoli gugelhupf integrali all'uvetta

burro 125g
zucchero 80g
uova 3
farina 00 75g
farina integrale 75g
scorza di 1 limone
lievito istantaneo 8g
un pizzico di sale
uvetta 70g

Mettere a mollo l'uvetta in succo di frutta o liquore alla ciliegia per almeno 1\2 ora. Lavorare a crema il burro con lo zucchero, aggiungere le uova sbattute e amalgamare energicamente con la frusta. Incorporare le farine setacciate insieme al lievito, la scorza di limone, il sale e infine aggiungere l'uvetta dopo averla passata nella farina (per far si che non si ammassi in basso durante la cottura.
Riempire gli appositi stampini scanalati per non più di 2\3 del loro volume e infornare a 160° per 20 minuti circa, controllando di tanto in tanto. Sfornare e lasciar riposare qualche minuto prima di staccare.
Guarnire a piacere.
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Non è che fuori ci sia proprio un meteo favorevole per augurarvi buon fine settimana... ma prima o poi ci dovremo pur abituare a riporre definitivamente la bici nel garage, le ballerine nell'armadio, a tirar fuori gli stivali e le lenzuola di flanella... e a ri-imparare, come ogni anno, a trovare fuori i lati positivi dell'inverno. Io ci proverò a mio modo, continuando le mie sperimentazioni per i biscotti di Natale, al caldo del forno e col profumo della vaniglia sono certa che sarà tutto un po' più facile!

giovedì 22 ottobre 2009

Castagne+yogurt+mele+miele


Ero arrivata a livello. Dopo due settimane senza forno, mi ero messa persino a piazzarmi alla finestra e a fissare la strada sperando di intravedere all'orizzonte il pulmino bianco del tecnico. Ma niente. E metti il freddo, metti le meravigliose meraviglie proprio al forno pubblicate in questi giorni da blog e riviste mi stava salendo davvero il nervoso. Così, per evitare di essere poi accusata di gravi minacce (anche perchè sul suo pulmino magico ci dovrebbe essere pure la mia lavastoviglie riparata, sai com'è, siamo in 7 qua..), ho preso su tutto l'armamentario, i miei pirottini bianchi, gli stampini in silicone e tutto il resto e sono andata a cuocere da mia nonna. Oh. Sarebbe ben triste un autunno senza torte, no??
Mi ero svegliata con l'idea di fare il castagnaccio, poi però mi è venuta voglia di qualcosa di sofficioso, caldo, veramente autunnale. E il lato del sacchetto della farina di castagne mi ha dato la risposta da solo, con una specie di torta dei 7 vasetti riadattata all'autunno. Di mio non ho fatto altro che qualche piccola modifica di alleggerimento della consistenza e del sapore cambiando il tipo di yogurt e la varietà di mele, e dividere l'impasto un po' in pirottini e un po' in stampini da mini cake.

La voglia di comprare quel sacchettino marroncino me l'ha fatta venire la toscanaccia Juls in questo suo bel post , e per essere il mio primo esperimento direi che è stato abbastanza illuminante, è un prodotto sensazionale e ricchissimo di storia, alcune varietà sono state anche insignite della D.O.P, e soprattutto il profumo che esce dal forno quando la si usa è pura poesia.

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Tortine con farina di castagne
[1 bicchiere = 1 vasetto di yogurt da 125g]

farina di castagne 3 bicchieri
yogurt bianco magro 1 bicchiere
zucchero 1 bicchiere 1\2
miele 1 cucchiaio abbondante
olio 1 bicchiere scarso
uova 3
rhum bianco 2 cucchiai
mele granny smith*
lievito 1 bustina

Accendere il forno a 180°.
Con le fruste eletteriche amalgamare farina, zucchero e yogurt, poi le uova una alla volta, l'olio, il miele e il rhum, infine aggiungere il lievito. Pelare e affettare le mele a pezzetti piatti e sottili, aggiungerle all'impasto mescolando questa volta con un cucchiaio di legno.
Disporre l'impasto nei pirottini (per circa 18 tortine) e cuocere per 20 minuti circa a 180°.

*non esagerate con le mele, perchè l'impasto è leggerissimo e soffice e con troppe mele dentro potrebbe non alzarzi a dovere. Io ne ho usata una grande ed è stata sufficiente
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domenica 6 settembre 2009

Tartellette al lemon curd con frolla alle mandorle

Alla fine è stato un fine settimana ricco, denso di incontri.
E c'è stato molto meno spazio di quel che credevo per i miei dolci. Ma avevo troppa voglia di terminare la giornata sedendomi qui per un po' a raccontare, così ho deciso di pescare qualcosa dall'archivio dei già-pronti-per-tempi-più-duri.
Ricordate il lemon curd dell'altro giorno?? Tra tutti i suoi possibili usi mi chiedevo quale potesse essere per me il migliore, l'ho messo in una torta allo yogurt, sulla panna cotta e ne ho mangiato (tanto) da solo. Alla fine ho concluso che dà il massimo accompagnato dalla sola pasta frolla, a farcire biscotti, tartellette o crostate. E così l'ho finito con queste piccole delizie.
Visto che c'ero, ne ho approfittato per sperimentare anche una nuova frolla lievemente aromatizzata alle mandorle, che ho creato sostituendo circa 1\3 della farina con appunto farina di mandorle. Soddisfatta dal risultato, che poi non fa altro che riprendere dettami storici degli albori della pasticceria, come l'abbinamento mandorle-limone e quello croccante-cremoso delle crostate, ecco la ricetta.
Tartellette al lemon curd con frolla alle mandorle

farina 170g
farina di mandorle 80g*
burro freddo a pezzetti 125g

zucchero 125g
uova 1
lemon curd 1 vasetto

Mettere nel robot farina, farina di mandorle, zucchero, burro a pezzetti e azionare finchè non ne uscirà un'impasto sabbioso, aggiungere l'uovo e azionare di nuovo fino ad avere un ammasso compatto. Prelevarlo e riporlo in frigorifero per 30 minuti avvolto in pellicola trasparente. Una volta trascorso questo tempo, stendere la frolla, tagliare dei dischi della misura dei vostri stampini e inserirveli facendoli ben aderire ai bordi. Bucherellare il fondo con una forchetta, coprire con un dischetto di carta da forno e poi con fagioli secchi, facendo attenzione che i bordi superiori rimangano liberi dalla carta per poter prendere un bel colore dorato. Infornare e far cuocere 10 minuti. Togliere dal forno, eliminare i fagioli e la carta e reinfornare per altri 10 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare. Riempire con uno strato sottile di lemon curd, decorare a piacere e conservare in frigorifero.

*In mancanza della farina di mandorle già pronta sarà sufficiente polverizzare con il robot 80g di mandorle pelate insieme a qualche cucchiaio di zucchero, che andrà sottratto dalla quantità totale. Questo per evitare che le mandorle rilascino la loro parte oleosa, che in tal modo viene assorbita dallo zucchero.

Per decorare io ho usato i fili di caramella IKEA, poi ho pensato che ci starebbero benissimo anche le girelle di liquerizia secondo me, prossima volta ce le metto di sicuro.

Oggi mi è arrivato anche un regalino...questo super ed un altro stampo per cioccolatini. Ma ovviamente si è trattato di un investimento, cioè chi ha fatto il gesto si aspetta poi, a breve, un buon risultato, in particolare lievemente aromatizzato e che si sciolga sulla lingua. Per ciò si accettano ricette, consigli, link per realizzare i miei primi veri cioccolatini.

sabato 29 agosto 2009

Con i fichi: fagottini e cheesecake

Cominciamo finalmente a produrre con i fichi..
Entrambe le idee mi sono venute da un libricino preso tempo fa su una bancarella a 1 euro che mi aveva colpito per le belle immagini e la varietà delle proposte, tutto a base di frutta dagli antipasti al dolce, della stessa collana di quello dei fiori, da cui avevo tratto la ricetta dei fiori cristallizzati. Poi a casa leggendo bene i credits ho scoperto che alcune delle ricette sono nientepopodimeno che di Simone Rugiati e che insomma dovrebbe essere un lavorino fatto abbastanza bene.
Per primi ho provato questi bellissimi cestini ripieni di ricotta, dove ho solo sostituito i fichi ai lamponi che erano indicati.


Fagottini dolci di fichi e formaggio (dai Fagottini di lamponi de I frutti dell'estate)
(x4-6 a seconda della dimensione dei vostri stampini)

impasto:
farina bianca 00 180g
zucchero 70g
tuorlo 1
latte 65 ml

crema di formaggio:
100g ricotta fresca
100g formaggio fresco spalmabile
fichi 1 per ogni fagottino
limone non trattato 1
zucchero a velo vanigliato 1 cucchiaio

decorazione:
burro
zucchero a velo

Miscelare in una ciotola la farina con lo zucchero, versare il latte tiepido e aggiungere il tuorlo. Lavorare l'impasto per renderlo elastico. Avvolgere nella pellicola e far riposare in frigorifero per 30 minuti.
Lavorare a crema i formaggi con lo zucchero a velo e la scorza del limone grattugiata e tenere da parte. Tirare la pasta molto finemente e ritagliare dei quadrati largh quanto il diametro di 4-6 (a seconda della dimensione) stampini da forno tondi e bassi. Dopo averli imburrati e infarinati, foderarli con i quadrati di pasta facendo fuoriuscire i vertici degli angoli. Riempire il fondo con la crema di formaggi, ripiegare al centro gli angoli siglillandoli pizzicando assieme le punte. Negli angolini in cui rimarrà visibile il formaggio inserire un quarto di fico in ciascuno, con la polpa rivolta verso l'esterno. Spennellare con poco burro fuso e infornare a 180° per circa 25 minuti. Servire freddi, spolverati con zucchero a velo.

Per la cheesecake invece le quantità le ho cambiate completamente dopo 2 tentativi, perchè il fondo biscottato non mi convinceva nelle proporzioni di ingredienti e perchè il philadelphia mi copriva troppo con la sua acidità la dolcezza dei fichi, quindi della ricetta originale è rimasta proprio solo l'idea. L'idea di una cheesecake classica senza forno, ma con un retrogusto diverso.


Cheesecake ai fichi


base:
biscotti integrali 200g
zucchero di canna 2 cucchiai
scorza di 1\2 limone
burro 100g

crema:
ricotta fresca 350g
panna fresca 150ml
gelatina in fogli 3 fogli
6-8 fichi verdi
zucchero di canna 1 cucchiaio
zucchero a velo 3 cucchiai

copertura:
confettura di fichi
qualche fico per decorare

Preparare il fondo: ridurre in polvere i biscotti con il robot oppure pestandoli in una ciotola con un batticarne. Mescolare i biscotti con il burro fuso, lo zucchero di canna e la scorza grattugiata, stendere il composto in uno stampo a cerniera premendo bene e riporre in frigorifero.
Lavorare a crema la ricotta con lo zucchero a velo. Pelare i fichi e tagliarli a pezzettoni, saltarli in padella a fiamma alta con lo zucchero di canna per caramellarli leggermente poi lasciarli raffreddare. Ammollare la gelatina in acqua fredda, strizzarli e scioglierli in un cucchiaio di panna riscaldata. Unire i fichi e la gelatina alla crema di formaggio mescolando bene, montare la panna e amalgamare delicatamente con un cucchiaio di legno.
Versare la crema sulla base di biscotto, livellarla bene e riporla in frigorifero, dove dovrà rimanere almeno 3 ore.
Prima di servire ricoprire la superficie con confettura di fichi.

Con queste due ricette partecipo alla raccolta Non solo prosciutto e fichi indetta da Manu e Silvia, vulcaniche autrici del blog Spizzichi & Bocconi.

Ora vado a dedicarmi a un impasto particolarmente speciale visto che stasera per la prima volta una mia produzione non dolce ma salata (la mia focaccia con i pomodorini dell'orto) supererà i confini familiari, amicali e d'ufficio per finire su tavoli ben più frequentati...che emossione! Speriamo bene!
Buon sabato di fine estate a tutti

domenica 5 luglio 2009

Anch'io lamponi e basilico

Quando le giornate iniziano con un mercatino dell'antiquariato in cui riesco a scovare 2 vecchissimi numeri de La Cucina Italiana di inizio anni 70 per la mia collezione, proseguono con lauto pranzo dalla nonna, riposino, preparazione e consumazione merenda fresca, coccole, doccia e cinema all'aperto tutto in dolce compagnia mi sembra che non ci sia proprio niente, davvero niente di cui lamentarsi a questo mondo. E mi viene voglia di scrivere, raccontare, cucinare e fotografare tutto e tutti.
Con le creazioni odierne ci sono ancora alle prese, per ciò prima che entrino nel dimenticatoio o che mi spariscano in una cartella che non ricordo più qual'è, ho dei dolcetti da farvi vedere.
Questa cosa dell'accoppiata lamponi-basilico nei dolci mi girava in testa da quando, qualche giorno fà, l'ho vista sperimentata da Elga che me l'ha inviata per partecipare alla mia raccolta (e prima ancora anche da loro). Volevo provare riproducendo fedelmente il suo cake poi però a parte me nessuno qua in giro avrebbe potuto mangiarlo per ciò ho recuperato l'accoppiata e l'ho infilata in questi muffin. Al primo morso mi è sembrato tutto un po' strano, quasi assurdo, poi ci ho preso gusto ora personalmente ritengo questo abbinamento una fantastica scoperta. Ho poi notato che il basilico rende maggiormente quanto più e dolce l'impasto che lo avvolge, per ciò se non avete problemi magari è meglio prepararli con un centinaio di grammi di zucchero invece del miele e saranno perfetti. Oppure guardatevi questi che ho scovato solo oggi curiosando in giro se per caso qualcuno li aveva già pubblicati. Intanto questi sono i miei.

Muffin latte e miele ai lamponi e basilico

farina autolievitante 3 bicchieri
uova 3
olio 1\2 bicchiere

miele 3 cucchiai
latte 1 bicchiere
basilico 12 foglioline
lamponi 200g circa
1 pizzico di sale


Scaldare il forno 180°. Mescolare il latte con il miele e le uova. Aggiungere l'olio. Versare la farina a pioggia e mescolare fino ad avere un composto omogeneo. Ungere e infarinare 12 stampini per muffin oppure inserirvi l'apposito pirottino di carta. Versare una cucchiaiata di impasto in ogni stampino, inserire 3-4 lamponi e la fogliolina di basilico spezzettata in 2 o 3 parti. Coprire con un'altra cucchiaiata colma di impasto e terminare con ancora 1-2 lamponi affossandoli leggermente. Infornare per 20- 25 minuti finchè non saranno ben dorati.

domenica 28 giugno 2009

My muffin story

Dovete sapere che per me il Muffin è senza dubbio il dolcetto più evocativo. Sarà per la sua aura cheap & chic, per la sua storia, per le sue infinite varianti, per le strane maniere in cui è più volte comparso nella mia vita. A partire dalla prima, con la splendida Cherry Merry Muffin. Desiderata per mesi, un sabato pomeriggio di fine 80's che ricordo ancora, finalmente me l'hanno regalata. Con quel profumo di ciliegia misto a plastica che ancora a volte mi sembra di sentire... E poi chi non si ricorda di “Miss Rosella le signorine di buona famiglia alle feste devono mangiare come un uccellino; prima di uscire mangia uno dei miei muffin” ? Era Via col Vento di cui la mia amichetta era una fan sfegatata e me lo faceva vedere di continuo.. E poi ancora chi non sogna zuccherosissme gite da Magnolia Bakery, il regno Newyorkese di muffin e cupcakes...New York appunto... e le decine di puntate di Sex & The City che mi sono gustata nei momenti più tranquilli e rilassanti della mia vita... E avete presente quando Charlotte riceve in casa suo fratello che è in crisi con la moglie e tenta continuamente di consolarlo con i muffin (anche se poi si scopre che bastava una notte in compagnia di Samantha per fargli dimenticare tutto...), beh non sono proprio somiglianti a questi??? E poi quando nelle ultime puntate è ne è comparso un altro non proprio commestibile ma tutto bello brillantoso...addosso alla figlia di Charlotte e trasformato in borsetta?? (La cupcake bag di Judith Leiber)
E oggi? Beh attualmente invece...li faccio, li offro, li acquisto persino pronti a volte quando sono in giro, e li mangio, sempre e con tantissimo gusto.
Cercando continuamente nuove ricette mi sono accorta che esistono centinaia di libri sui muffin, vero?? Tra quelli che mi sono capitati tra le mani ho apprezzato molto questi:
Linda Collister, Muffins ad other morning bakes
The ultimate muffin book
Marc Grossmann, Muffin
qualcuno ne conosce altri con affidabilità 100%%%%%%?

Gli esemplari odierni sono opera di mia sorella, (liberamente tratti da Cioccolato di Linda Collister, Luxury Books) che non si mette spesso a sfornare ma quando lo fa i risultati sono sempre ottimi (anzi se me lo permetterà prima o poi vi regalerò la sua Sacher, la torta cioccolatino e una pasta frolla burrosa e fragrantisima.)

Muffins croccanti al cioccolato e mandorle

farina autolievitante 250g
sale un pizzico
zucchero semolato 85g
burro freddo a pezzi 85g
cioccolato fondente in scaglie 75g
mandorle 50g
uova 1
panna liquida 175 ml circa
scaglie di cioccolato e mandorle per decorare

setacciare la farina, il sale e lo zucchero in una ciotola. aggiungere il burro e con le dita lavorare l'impasto fino a ottenere delle grosse briciole. Aggiungere il cioccolato tritato e le mandorle. Rompere l'uovo in un misurino e poi aggiungere la panna fino ad arrivare a 230 ml. Versare nella ciotola con il composto e mescolare con una spatola fino a quando l'impasto sarà omogeneo e leggermente appiccicoso. Dividere l'impasto negli stampini poi decorare con le mandorle e il cioccolato.Dopo aver riscaldato il forno a 220 cuocerli per 10 min. poi abbassare a 180° e cuocere per altri 5-10 min fino a che saranno dorati ma soffici al tatto.Togliere dal forno e lasciar raffreddare sull'apposita griglia.
Quando saranno completamente raffreddati, conservarli in un contenitore ermetico. Consumare preferibilmente entro 2 giorni. Surgelati si conservano per più di un mese.

E' vero che c'è un po' caldo per sfornare, ma basta alzarsi presto al mattino, quando l'aria è ancora fresca e tutti dormono, è il mio modo preferito per iniziare le giornate di festa o di ferie, e magari si riesce anche a fare in tempo a offrire a chi si sveglia con calma qualcosa di appena appena fatto. Buona domenica.

giovedì 18 giugno 2009

Frolla con olio e miele e relative tartellettes cocco banana



Fare di necessità virtù è una di quelle perle della saggezza popolare che ho sempre ammirato e cercato di fare mia. In una giornata che ha compreso un terremoto avvertito al 3° piano in un palazzo del '600 con soffitto a travi di legno non credevo ci potesse saltar fuori qualcosa di decente invece dai, a regola, non è andata così male.
Così questa volta la necessità era: qualcosa di dolce, veramente dolce, in grado di far passare la voglia di dolce, senza usare: burro, zucchero, latte, frutta (tranne mela e banana) in ogni sua forma. "Virtù" è stata invece quella di riuscire a farci una frolla, con un ripieno pure un po'goloso.
Come miele ho dovuto abbandonare per una volta il mio adorato di castagno, optando per un millefiori, cercando un sapore il più neutro possibile, l'olio l'ho usato extravergine anche se leggero, consapevolissima che a molti potrebbe non piacere per ciò se la provate potete tranquillamente sostituirlo con olii ancor più leggeri (che però io non conosco perchè non uso mai, abitudinaria e monotematica come me su certe cose non c'è nessuno. Per chi volesse fare il tentativo...ecco qua.

Frolla all'olio e miele

farina 300g
miele 3 cucchiai da tavola rasi
olio 85 ml
1 uovo intero
scorza di 1 limone
vanillina 1 bustina

Nel robot o nell'impastatrice mettere la farina e l'olio e azionare. Aggiungere il miele e azionare di nuovo fino a che non si sarà completamente amalgamato. A questo punto noterete che ciò che si ottiene non è poi molto diverso dal composto sabbioso di farina burro e zucchero di una frolla tradizionale. Profumare con limone e vanillina, aggiungere l'uovo e azionare fino a che la frolla non si sarà compattata. Far riposare in frigorifero almeno un'ora e sarà compatta e lavorabile al pari di quella tradizionale.

Tartellettes cocco banana

per 6-8
1 dose di pasta frolla
1 banana grande ben matura
gelatina in fogli 4g
yogurt magro naturale 125g
miele 1 cucchiaino
succo di 1\2 limone
latte (o acqua) 4 cucchiai
cocco rapè per guarnire

Accendere il forno a 180. Stendere la frolla, tagliare dei dischi della misura dei vostri stampini e inserirveli facendoli ben aderire ai bordi. Bucherellare il fondo con una forchetta, coprire con un dischetto di carta da forno e poi con fagioli secchi (o con le mitiche sferette in ceramica), facendo attenzione che i bordi superiori rimangano liberi dalla carta per poter prendere un bel colore dorato. Infornare e far cuocere 10 minuti. Togliere dal forno, eliminare i fagioli e la carta e reinfornare per altri 10 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare.
Far ammollare la gelatina in acqua fredda. Schiacciare con una forchetta la banana, mescolarla con lo yogurt, dolcificare col miele, aggiungere il succo di limone. Scaldare l'acqua o il latte, sciogliervi la gelatina e unire al composto, mescolando rapidamente. Riempire i gusci di pasta raffreddati e mettere al fresco per consentire al ripieno di rapprendersi. Prima di servire spolverizzare con abbondante cocco grattugiato.

martedì 5 maggio 2009

Tartellette fragole e ricotta

Ogni giorno quando esco dal lavoro passo davanti ad un fruttivendolo che sembra un po' di quelli di una volta, quelli che ormai si trovano solo nel pieno centro storico delle cittadine, con la verdura tutta esposta e il venditore che per sceglierti una patata le tasta per 10 minuti. Si spende più o meno il doppio che all' Esselunga della via dopo ma a volte cedo alla tentazione, stavolta mi sono portata a casa mezzo chilo di fragolone rossissime e a maturazione perfetta.
Ci ho pensato un po' poi ho seguito il mio gusto secondo il quale il massimo del dolce è la pasta frolla ripiena di qualcosa di fruttoso e\o formaggioso e ho deciso di usarle così, come sempre con quello che avevo in casa.

Tartellette fragole e ricotta
Pasta frolla (io la faccio come la trovate qui)
fragole 250g + 5 o 6 per decorare
ricotta 250g
mascarpone 200g
zucchero 2 cucchiai
gelatina in fogli 4g
latte 4 cucchiai
succo di 1\2 limone filtrato
acqua di fiori d'arancio qualche goccia a piacere

Riverstire gli stampini per le tartellette con dischetti di pasta frolla tagliati su misura, coprire con carta da forno e fagioli secchi e infornare a 180 per 10 minuti. Aprire il forno, eliminare la carta e i fagioli e cuocere altri 10 minuti o più fino a che i bordi non saranno dorati. Nel frattempo ammollare la gelatina in acqua fredda, pulire le fragole e schiacciarle con la forchetta in una terrina oppure frullarle, poi mescolarle alla ricotta e al mascarpone, unire lo zucchero, la gelatina strizzata e sciolta in 4 cucchiai di latte e aromatizzare con il limone e l'acqua di fiori. Una volta raffreddati i gusci di pasta riempirli con la cremina di fragole e decorare con un quarto di fragola.

Easy, no?

sabato 11 aprile 2009

Piccole madeleine alla cannella e tortine al dulce de leche

Il fatto che una nota ditta produttrice di stampi in silicone venda via internet e consegni direttamente a casa in 48 ore sta diventando un serio rischio per le mie finanze, questa volta mi sono limitata a due oggetti, di cui uno era nella mia wishlist mentale da un bel po': lo stampo per le mini madeleine, veramente minuscole, fini e bellissime e anche comode visto che me le sono messa nello zaino e le ho portate con me a Venezia. Sta di fatto che a Venezia non ci sono arrivate, era troppo un piacere ogni tanto mettermene in bocca una durante il tragitto! Gli stampini però sono veramente minuscoli, per ciò avendo tempo solo per una infornata mi avanzava un sacco di impasto, ho deciso così di trasformarlo in piccole tortine.

uova 2
zucchero 60g

farina 125g
burro 65g
latte 25 ml
vanillina 1 bustina
cannella 1\2 cucchiaino

bicarbonato di sodio 1 punta di cucchiaino

Mescolare la farina con lo zucchero, la vanillina, la cannella e il bicarbonato. A parte unire le uova, il latte e il burro fuso. Unire i due composti e mescolare. Per le madeleine: riempire gli stampini per le mini madeleine e mettere in forno a 180 per 12 minuti. Per le tortine: rivestire con le apposite cartine gli stampini da muffin, versare un cucchiaino di impasto, inserire un cucchiaino di dulce de leche e coprire con un altro cucchiaino di impasto. Infornare a 180 per 20 minuti circa.

Colgo l'occasione per lanciare a tutti voi un caldo augurio per una Pasqua il più possibile serena, che ci aiuti a rilassarci, a riprendere o rinforzare i contatti con le persone a cui teniamo e a prenderci il tempo, una volta tanto, per pensare. A come migliorarci, a come migliorare ciò che ci circonda.

domenica 29 marzo 2009

Tortine all'uvetta



Da piccola invidiavo un po' i bambini che arrivavano a scuola con una bella fetta di torta profumata avvolta nello scottex e poi nella carta stagnola, ho sempre avuto la fissa dello snack fatto in casa e queste merendine, facilissime, sono perfette perchè sanno "di casa" ma riempiono abbastanza, in oltre mi sono sentita abbastanza orgogliosa quando durante un bel giro al mercatino della Montagnola lui mi ha chiesto se non avessi per caso qualcosa da mangiare e io ho tirato fuori queste dalla borsa, ciascuna con il suo pirottino e impacchettata con la sua cartina trasparente, belle più che mai e semplicissime.

Uvetta 250g
Farina bianca 150g
Farina integrale 150g
Lievito 1 cucchiaino
Burro 120g
Zucchero di canna 110g
Uova 2
Latte 1 bicchiere
Zenzero
Liquore a piacere 1 \2 bicchiere

Ammollare l’uvetta nel liquore ( o in acqua se i dolcetti sono dedicati anche a bambini) per almeno 1 ora poi strizzarla. In una larga ciotola setacciare le farine con il lievito e due pizzichi di zenzero, aggiungere lo zucchero e le uvette, mescolare poi disporre il tutto a fontana. Al centro versare le uova sbattute con il latte e il burro fuso a bagnomaria. Impastare velocemente in modo da ottenere un composto grumoso. Inserire i pirottini di carta negli stampini per muffin, riempirli per i 3\4 con il composto e cuocere in forno caldo a 210 per circa 20’. Ritirare, lasciar riposare per cinque minuti poi sformare i dolcetti sulla gratella e lasciarli raffreddare.

domenica 15 marzo 2009

Muffins croccanti con cuore all'arancia


Ormai è un abitudine, alla domenica mattina...dolci. Stamattina mi sono svegliata con la fissa dei muffin e ho provato questi che vengono dall'unione di 3 ricette diverse prese dal "Cucchiaio d'argento", e mangiati caldi sono qualcosa di buono davvero. La parte sotto e soffice al limite dell'inconsistenza, poi la marmellata calda e sopra una bella crosta croc, esperimento riuscito. Poi visto che era ancora presto, inziando a progettare un bel pranzetto, mi sono accorta di avere il tempo di fare anche il pane e da quello sono partita, solo che...beh...mettici un po' di zucchero, un po' di miele, una manciatina di uvetta, lo yogurt...alla fine è diventato un dolce! Ma prima di pubblicarlo lo assaggio va. Mi sono divertita a pocciare tutta mattina, era tanto che non ne avevo il tempo e (sempre solo grazie all'influenza però...) oggi me la sono potuta prendere comoda. Però tra un po' qualcuno si sveglierà affamato come al solito e io cosa gli darò per pranzo? Muffins!?!?

per una decina di muffins: farina 200g
burro 60g
zucchero 40g
uova 1
latte 1\2 bicchiere

lievito 1 bustina
sale
marmellata di arance 10 cucchiaini


farina 50g
zucchero di canna 40g
burro 30g

Lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero fino a ridurlo a crema, incorporare l'uovo, il latte, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale. Lavorare con le fruste a velocità minima fino a ottenere una pasta elastica e vellutata. Inserire i pirottini di carta negli stampini e mettere in ciascuno un cucchiaio di impasto. Aggiungere in ciascuno un cucchiaino di marmellata poi coprire per bene con un altro cucchiaio di impasto. Per renderli croccanti, in una ciotola lavorare con la punta delle dita la farina con lo zucchero e fiocchetti di burro freddissimi fino a ottenere un composto sbriciolato. Distribuirlo sulla superficie dei singoli dolcetti pigiandolo per bene. Cuocere a 200° per 15-20 minuti.