Eccomi qua, superato indenne il primo impatto con l'ufficio, ho troppa voglia di reimmergermi nei ricordi vacanzieri, ancora di più in quelli mangerecci!
Che vi devo dire, purtroppo, per cause di forza maggiore il mio primo impatto con la zona di Croazia in cui mi sarei fermata per 5 giorni è stato...il supermercato. E dopo un check-up approfondito agli scaffali, sono uscita con la convinzione che questi si cibassero solo di carne trita, enormi quantità di peperoni soprattutto sott'olio e salsine. Il tutto con un pane della consistenza di una big bubble già masticata. Nei giorni successivi la mia ipotesi non è stata del tutto smentita, però guardandomi un po' intorno ho scoperto alcuni prodotti locali degni di nota e ottime preparazioni.
Su ogni buona guida turistica potrete trovare le descrizioni dei piatti e dei prodotti locali per ciò è inutile che io stia qui a ripetervi tutto, vi racconterò quello che ho mangiato, così. L'unica cosa, prima di entrare in qualsiasi locale è bene fare attenzione...all'insegna. In base a questa infatti potrete già farvi un' idea dei prezzi e del livello della cucina. In sintesi konoba è la taverna, molto simile alle nostre birrerie con cucina, tovagliette di carta e modi sbrigativi, ma spesso prodotti freschi e ottimi profumi sparsi in tutta la strada. Per una cena vera e propria bisogna invece scegliere un restoran. Via di mezzo è la gostiona o gostionica, la nostra trattoria per intenderci, casalinga ma con tutti i crismi, dove spesso tuttò è cucinato e servito dalla stessa signora che tiene in piedi la baracca.
Più che di una cucina nazionale per queste zone si deve parlare di un insieme di influssi dei numerosi popoli passati per queste terre, non è difficile infatti trovare il brodetto di pesce "alla veneta", così come le carni in umido, lo strudel e i crauti da Vienna. Unico piatto che per qualche giorno ho creduto nazionale, i cevapcici, piccole salsiccette molto speziate cotte alla griglia, ho scoperto è stato importato dai turchi, a cui si deve la ricetta originale.
I cevapcici, serviti con l'ajvar, la tipica salsa a base di peperoni e aglio, con diversi gradi di piccantezza, formano insieme a delle specie di svizzere e agli spiedini con la verdura, il diffusissimo piatto, dal nome anche questo ben poco autoctono di Mixed Grill. E vabè.
Una discreta pizza, e calamari alla griglia o fritti si trovano a tutte le ore del giorno e della notte in riva al mare, ma per immergersi meglio nelle produzioni locali è ottimo un classico: prosciutto e formaggio.
Il prsut, prosciutto simile al nostro ma dal colore più carico e dal sapore più deciso è affumicato con legni profumati e venduto ad un prezzo accettabile. E' perfetto con i formaggi locali, famosissimi quelli di capra dell'isola di Pag. ottimi anche i formaggi molli sempre di capra, soprattutto quando aromatizzati con semi di sesamo. Difficili da trovare nelle zone turistiche ( o comunque diciamo che non mi sono affannata più di tanto per trovarle...), ma dicono molto apprezzate dai locali sono le cosce di rana. Per finire la cena è d'obbligo una bella palachinka, molto simile alle consuete crepes ma un po' più alta e morbida. Sarà la prima ricetta istriana che proverò quindi di certo ne riparleremo.
Che vi devo dire, purtroppo, per cause di forza maggiore il mio primo impatto con la zona di Croazia in cui mi sarei fermata per 5 giorni è stato...il supermercato. E dopo un check-up approfondito agli scaffali, sono uscita con la convinzione che questi si cibassero solo di carne trita, enormi quantità di peperoni soprattutto sott'olio e salsine. Il tutto con un pane della consistenza di una big bubble già masticata. Nei giorni successivi la mia ipotesi non è stata del tutto smentita, però guardandomi un po' intorno ho scoperto alcuni prodotti locali degni di nota e ottime preparazioni.
Su ogni buona guida turistica potrete trovare le descrizioni dei piatti e dei prodotti locali per ciò è inutile che io stia qui a ripetervi tutto, vi racconterò quello che ho mangiato, così. L'unica cosa, prima di entrare in qualsiasi locale è bene fare attenzione...all'insegna. In base a questa infatti potrete già farvi un' idea dei prezzi e del livello della cucina. In sintesi konoba è la taverna, molto simile alle nostre birrerie con cucina, tovagliette di carta e modi sbrigativi, ma spesso prodotti freschi e ottimi profumi sparsi in tutta la strada. Per una cena vera e propria bisogna invece scegliere un restoran. Via di mezzo è la gostiona o gostionica, la nostra trattoria per intenderci, casalinga ma con tutti i crismi, dove spesso tuttò è cucinato e servito dalla stessa signora che tiene in piedi la baracca.
Più che di una cucina nazionale per queste zone si deve parlare di un insieme di influssi dei numerosi popoli passati per queste terre, non è difficile infatti trovare il brodetto di pesce "alla veneta", così come le carni in umido, lo strudel e i crauti da Vienna. Unico piatto che per qualche giorno ho creduto nazionale, i cevapcici, piccole salsiccette molto speziate cotte alla griglia, ho scoperto è stato importato dai turchi, a cui si deve la ricetta originale.
I cevapcici, serviti con l'ajvar, la tipica salsa a base di peperoni e aglio, con diversi gradi di piccantezza, formano insieme a delle specie di svizzere e agli spiedini con la verdura, il diffusissimo piatto, dal nome anche questo ben poco autoctono di Mixed Grill. E vabè.
Una discreta pizza, e calamari alla griglia o fritti si trovano a tutte le ore del giorno e della notte in riva al mare, ma per immergersi meglio nelle produzioni locali è ottimo un classico: prosciutto e formaggio.
Il prsut, prosciutto simile al nostro ma dal colore più carico e dal sapore più deciso è affumicato con legni profumati e venduto ad un prezzo accettabile. E' perfetto con i formaggi locali, famosissimi quelli di capra dell'isola di Pag. ottimi anche i formaggi molli sempre di capra, soprattutto quando aromatizzati con semi di sesamo. Difficili da trovare nelle zone turistiche ( o comunque diciamo che non mi sono affannata più di tanto per trovarle...), ma dicono molto apprezzate dai locali sono le cosce di rana. Per finire la cena è d'obbligo una bella palachinka, molto simile alle consuete crepes ma un po' più alta e morbida. Sarà la prima ricetta istriana che proverò quindi di certo ne riparleremo.
Una cosa da fare prima di tornare a casa è di sicuro un giro tra le gastronomie dei centri storici dove un buon olio denso e giallo e vini che si stanno aprendo una buona strada sul mercato non mancano. Ancora meglio avendone la possibilità, un giro tra gli uliveti del nord dove alcuni coltivatori aprono le loro porte ai turisti e fanno pure la vendita diretta. Sempre in queste zone più settentrionali, ben nascosto sotto terra matura il vero oro dell'Istria, il tartufo. Si raccolgono sia il bianco che il nero, e i prezzi sono ancora di molto inferiori a quelli dell'italiano di Alba a cui, dicono là, non abbia nulla da invidiare. Io da poco esperta so solo che ne ho mangiato tanto spendendo poco, sulla pasta, sui gnocchi di patate e gran finale sul filetto di manzo e le mie tasche hanno retto molto bene quindi!
Da portare a casa anche i barattoloni di marasche sotto sciroppo vendute a prezzi ridicoli perchè "scarti"della grossa produzione di Maraschino e perfette per le crostate, per decorare i dolci o il gelato.
Souvenir golosi in un ambiente contemporaneo (rarissimo da queste parti, dove le ciabatte crocs sono ancora la novità dell'estate e Bon Jovi la star all'ultimo grido) e curato si trovano da Dulcis, una catena con punti vendita nelle principali città croate.
Da portare a casa anche i barattoloni di marasche sotto sciroppo vendute a prezzi ridicoli perchè "scarti"della grossa produzione di Maraschino e perfette per le crostate, per decorare i dolci o il gelato.
Souvenir golosi in un ambiente contemporaneo (rarissimo da queste parti, dove le ciabatte crocs sono ancora la novità dell'estate e Bon Jovi la star all'ultimo grido) e curato si trovano da Dulcis, una catena con punti vendita nelle principali città croate.
Palachinke e qualche dolcetto a base di marasche in arrivo!
Ciao Sara, bentornata!
RispondiEliminaIl primo post mi è piaciuto tantissimo, il paesaggio è molto bello ma il tuo racconto lo è ancora di più, dettagliato e piacevolissimo da leggere, a tratti si ha quasi la sensazione di essere lì!!!
Per il mangiare...beh, qualcosa va bene qualcosa no ;-D però la metto così: adoro le marasche e gradirò sicuramente la ricetta del dolcetto!
Bentornata!!!
RispondiEliminaMi piacciono troppo questi racconti!!!
La prima cosa che faccio anch'io appena visito un posto nuovo è fiondarmi al supermercato, si imparano tante cose da un supermercato...
Continuo virtualmente il mio viaggio grazie ai tuoi racconti. Aspetto la ricetta con le marasche per "assaggiare" anche un pò di Istria!
RispondiEliminaBuona settimana
Grazie per questa guida preziosa e poi la foto iniziale dà una voglia matta di andare a mangiare vicino al mare! Buona giornata
RispondiEliminaIo sono triestina...ma vivo ad Udine (sigh), mi hai fatto sognare, non è lontana lo so, però gli impegni..eppoi...temo di non tornare più a casa. Per il cardamomo, mandami una mail con l'indirizzo (se ti va) te lo spedisco io!!!
RispondiEliminaUn regalino a chi ha visitato i posti della mia vita lo faccio volentieri!!
Ciao Barbara!! Grazie mille per esser passata da me: ma il tuo blog è bellissimo, complimenti!! NOn lo conoscevo ed è stata davvero una bella bella scoperta!!
RispondiEliminaGrazie ancora e a presto!
Un bacione! ^___^
Sono contenta che vi siano piaciuti foto e consigli diciamo che mentre ero la le facevo anche un po' per voi mie "lettrici"
RispondiElimina@solidea ma dici sul serio??? Ma certo!! Stase o dom ti scrivo e per una volta mi calo nei panni dell'approfittatrice!
@anemone Grazie!! mi chiamo Sara ma fa lostesso sper che i complimenti fossero davvero destinati a me!!
Cero che dico sul serio!!! Ti mando quello verde che è più pregiato.
RispondiEliminaIntanto studia la ricetta.
ciao, ho trovato il tuo commento nel blog di anemone e ho deciso di dargli una sbirciatina...e...che bello!!! mi sono detta...la guida turistica è piacevolissima e dopo, vedendo un post sulla mia città: cremona ho deciso di leggerlo subito e la descrizione della città è magnifica..:D
RispondiEliminap.s. anche io adoro Lanfranchi xd