domenica 14 marzo 2010

Il cuore in cucina


L'altro giorno mi sono accorta di un contest-giveaway piuttosto particolare, che ci invitava a lasciare un'immagine e raccontare qualcosa delle nostre cucine. Io...beh, ecco, diciamo che non vedevo l'ora che saltasse fuori una cosa del genere, insomma che mi capitasse l'occasione di scrivere due righe sul mio piccolo regno. 
Perchè alla fine questa cucina, (che se proprio vogliamo dirla tutta non è ancora del tutto mia davvero visto che non si trova a casa mia ma a casa di lui) è il luogo vero dei miei esperimenti, il luogo che curo e l'unico che mi piace pulire e lucidare, il luogo in cui mi rifugio anche se in realtà è solo una parete, in in unica stanza insieme a divano, soggiorno, scrivania e tavolo da pranzo. 
Certe volte mi ci arrabbio pure, proprio con lei intendo, e glielo dico anche, principalmente perchè è piccola, davvero piccola credetemi, almeno per i miei standard, insomma , per dire, i miei 25 stampi in silicone, quelli apribili, quelli da pane e tutto il sistema di vaschette e stoffine pro foto devono pur trovare alloggio anche loro no?  Tipo quando ho portato a casa il food processor KA e ho scoperto che proprio non ci stava, da nessuna parte, in nessun cantone, che portava proprio via lo spazio vitale mi è venuto un nervoso... Però alla fine la perdono sempre, le do una lucidatina e la abbraccio forte col pensiero. E poi beh, via, ormai che ci sono vi dico anche questa, ha pure un nome. Si chiama La Milli, per via del modello che c'è scritto dentro un anta, e io dentro di me (con gli altri per fortuna più di rado) la chiamo proprio per nome. Ma veniamo alla sua storia.

La storia La Milli ha iniziato a prendere forma circa 4 anni fa, inizialmente sotto progetto esclusivamente maschile di ometto appena uscito dalla casa della mamma ristoratrice e di conseguenza davvero poco avvezzo alla fornelleria. Poi, ma solo quando io giuochi ormai erano quasi fatti sono subentrata io, accorgendomi che cavoli alla fine aveva fatto davvero un buon lavoro. La primissima immagine che ho visto di lei è stata questa. Tralasciando l'emozione, cercherò di descrivervela con criterio.
le caratteristiche Marca Gatto, modello (appunto) Millì, con ante con finitura wengè grigio e antine dei mobiletti in vetro azzurrato opaco. Un pensile in più della versione base. Cappa moderna ma senza esagerare (anche perchè PIU moderne erano pure PIU proibitive), e ampia penisola. Il tutto è stato creato pensando ad uno sfruttamento dello spazio il più possibile razionale, per esempio inserendo sotto la penisola un ulteriore mobiletto con le antine apribili a 180°, scegliendo una cappa piana in grado di trasformarsi in piano d'appoggio per libri e spezie, e soprattutto studiando bene il tutto per farci stare una lavastoviglie (oh ma chi sta senza, ma come fa?) e un bel lavello a due buche (che così se uno resta un po' indietro col lavaggio piatti nasconde tutto per bene). Anche sulle dimensioni forno non si è potuto strafare, credo sia il minimo sindacale più o meno, però sui fuochi no, lì non si può transigere, rigorosamente cinque, ampi e distanziati, ad accensione rapidissima comoda e soprattutto per cui basta una mano sola. Frigo e freezer sono medi, ma sufficienti, e sopra il frigo, nascosto dal suo stesso sportello, un altro vano alto per la roba di uso raro che fa sempre comodo. I piani d'appoggio sono pochi davvero, ma si compensa con la penisola che è ampia e comoda per impastare e stendere.
Adesso non voglio star qua a far buona o cattiva pubblicita a questo e questo quindi sugli eletrrodomestici non mi ci soffermo troppo và.

I dubbi, i crucci, i rimpianti Sempre nella gestione razionale dello spazio,(che per chi ha a che fare con meno di 60 m2 lo stato dovrebbe organizzare dei corsi gratuiti apposta) anche la penisola ha subito un netto arrotondamento dei bordi nella seconda fase del progetto, che l'ha resa molto più armonica, oltre che, anche se qui non si vede, un cambio di colore del bordino che non ho mai capito perchè è stata l'unica cosa su cui c'è stato da riflettere e discutere, boh. Comunque poi alla fine è stato fatto in grigio come il rivestimento delle ante per richiamare il resto della cucina. Errore imperdonabile è stato senz'altro il far chiudere con un pezzo di rivestimento fisso lo spazietto avanzato che va dalla fine dei pensili al muro e idem a rasoterra, poteva essere il posto perfetto per infilarci una fila di bottiglie, o uno di quei cassettini sottili e alti multipiano per metterci spezie e barattolini. Ma si sa, a certe cose non ci si pensa finchè non te ne viene bisogno.
La parte di penisola contro il muro è stata invece sufficiente per diventare la casetta dell'indispensabile microonde, e alla fine, se si escludono i pentoloni per quando si ha tanta gente, i bicchieri buoni e ovviamente il KA, c'è stato tutto. Il problema è che io continuo a comprare...

Il giveaway di Fragola e Limone ci invitava anche a scegliere un' inquadratura, un angolo particolare da cui osservare la nostra cucina, ed è con questo che voglio chiudere questa per me piacevolizzima e pure un po' autoreferenziale e compiaciuta descrizione. Con la mia sbarra appendioggetti, una roba di poco conto, ma che ho sempre desiderato e che mia mamma a casa non voleva mettere per niente al mondo per non forare il muro o non so per quale altro oscuro motivo. Ora posso stracaricarla quanto mi pare di mestolame grattugie taglierini pelapatate e set di stampini per biscotti. Potrei anche comprarmi dei nuovi gancetti magari... Insomma è l'angolo che mi piace di più, e quello che in genere osservo quando vado in casa delle persone. Perchè? Perchè di norma comprende gli oggetti più utilizzati, quelli che devono stare sempre a disposizione pronti pronti, per cui mi sembra un buono specchio di come, e soprattutto quanto, uno cucina.


E intanto giorno per giorno noi ce la godiamo la nostra Milli. Consapevolissimi che anche se un giorno cambieremo casa lei verrà con noi. 

14 commenti:

  1. Uh che bello!!!mi piace questo contest!!!bacio

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  2. Bella la tua cucina, sono contenta che ci sei anche tu a partecipare!!
    Baci ;)

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  3. Davvero bella! Post particolareggiato, si sente che ami la tua cucina!

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  4. Che carino questo contest!!! Guarda la mia cucina è più grande e pure spesse volte non so dove mettere le cose e ogni volta che apro dei pensili c'è un attentato... per non parlare degli stampi.....ma per fortuna quelli sono morbidi...

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  5. bello il tuo blog! E molto interessanti le ricettine!!!

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  6. Per esperienza personale posso dirti che la cucina non è mai grande abbastanza!
    Anzi: nel mio caso le dimensioni sono controproducenti. "Tanto ho il posto, posso comprarlo..." è il mio pensiero ricorrente: il problema è che il posto è finito da un pezzo, ma inconsciamente penso sempre che la mia cucina non è piccolissima, e quasi a non volerla mortificare mi dico "lei è grande abbastanza, può sicuramente farci stare anche questo!"...
    E' un tunnel di cui non si vede la luce ;)

    Grazie per aver voluto partecipare al mio giveaway :)

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  7. ma voi avete sempre delle cucine così perfettamente ordinate e pulite???
    ma solo la mia ( che è bellissima!!) è sempre piena di casino???

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  8. grazie di avermi parlato di questo originalissimo contest che non conoscevo.
    Ero passata anche per vedere se avevi pubblicato l'uovo decorato (donna curiosa.... scusa...)
    Io l'ho fatto ieri.... se vuoi ridere... passa a trovarmi che mi farebbe stra piacere.
    Besos
    Mara

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  9. @Sarah grazie a te per la bella opportunità che ci hai dato, la metafora del nostro rapporto con l'acquisto di oggetti per la cucina come un tunnel di cui non si vede la luce è un bel po' significativa :)

    @Alem ma va! Ordinate e pulite, ma quando mai? Solo quando viene della gente, e poi e poi, tanto che anche qui nella foto nci sono pure le ditate sulla cappa!!

    @Mara tutto quello che penso sul tuo uovo te l'ho scritto da te, adesso ci regali anche tu una descrizione della tua cucina!? Sono curiosa!

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  10. Wow Sara: parli con una tale dovizia di particolari!
    Architetto/arredatrice mancata??? ^___*
    Che dolce che sei.. il tuo lui deve sentirsi molto molto fortunato.. parli della sua cucina con amore immenso: lo leggo in ogni frase!
    Ah { sospiro! }: evviva l'ammmore!!!♥
    ^___^

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  11. uuuuh presto vedrai anche la mia non-cucina :) nel senso che uso quella di mia madre e non la sento mia. Anzi la odio pure un po' :P

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  12. bellissimo post! mi è sembrato davvero di entrare e di vederti descrivere tutto, con i gesti e la l'orgoglio negli occhi!
    un abbraccio, e tanti saluti a Milli!:-)

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  13. Mi piace molto come hai sviluppato questo post, perché sotto una vena ironica hai affrontato molti argomenti importanti, dal desiderio di avere più spazio, all'organizzare al meglio quello che abbiamo. Io della mia cucina sono contento, l'ho scelta come la desideravo anche se non mi dispiacerebbe aver avuto un po' di più spazio, ma vivo solo e non mi posso lamentare. Però di una cosa sono sicuro, se ho fatto un buon acquisto è perché ho vissuto qualche anno in affitto in un miniappartamento arredato che mi ha fatto capire bene di che cosa mi piace in una casa e soprattutto di che cosa ho bisogno. Servirebbe un'esperienza così a tutti quelli che non hanno mai dovuto gestire prima gli spazi di casa. Una cosa che non avrei fatto nella tua/sua cucina è il doppio lavello, proprio perché c'è la lavastoviglie, avresti avuto un po' più di piano d'appoggio, per il retso condiviso, quello spazio alla fine dei pensili andava sfruttato. Ma non è più possibile farlo?

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