martedì 7 luglio 2009

Storie di cucina anche sotto l'ombrellone

Io ai romanzi ci arrivo sempre con un po' di ritardo. Perchè ormai per via del loro prezzo esagerato ho fatto la scelta di non comprarli ma di prenderli a prestito in biblioteca. E nonostante il fatto che in biblioteca ci lavoro, le novità non me le riesco mai ad accaparrare almeno per un mesetto o due dalla loro entrata a scaffale. Ma questo vuole anche dire che c'è gente che legge, e soprattutto gente attenta alle novità, e ai bei libri, e non è che un bene.
Mi dicono però che ormai i libri a sfondo culinario sono passati di moda...che hanno persino stancato... mi dicono che mi doveri un po' schiodare, checcavolo, variare un po' i miei interessi.. però io continuo a ricercare storie in cui posso rileggere i miei gesti, trovare scritte le mie sensazioni, le storie in cui ogni grande o piccolo evento è sancito da ore o a volte anche giorni trascorsi a cucinare, o quelle in cui il cucinare, e bene, diventa fonte di riscatto personale, sociale ed economico per una donna. Ora ho appena gustato:

Da sempre, le donne della famiglia Waverley sono reputate strane dai loro concittadini. Specialmente Claire che, a 34 anni, vive sola nella grande casa ereditata dalla nonna e si dedica esclusivamente al suo giardino che nasconde un segreto: qualsiasi cosa vi cresca (in particolare i frutti del rigogliosissimo melo) ha un potere magico, una proprietà che può cambiare il destino delle persone. La nonna le ha lasciato anche un altro dono: le ha insegnato a cucinare pietanze a base di piante e fiori, dai nasturzi che inducono a custodire i segreti, alle bocche di leone per spegnere la passione, al pane alla lavanda che evoca i bei ricordi. Ed è grazie a queste ricette deliziose che la ditta di catering che Claire ha messo in piedi riscuote un grandissimo successo nella piccola città di Bascom.La quotidianità immutabile e il muro che Claire ha costruito attorno al proprio cuore vacillano il giorno in cui, inaspettatamente, alla sua porta ricompare la sorella Sydney, scappata di casa dieci anni prima perché non riusciva a sopportare il peso di essere una Waverley e adesso in fuga da un’oscura minaccia. Ha con sé la figlia Bay, nei cui occhi la zia Claire riconosce la luce della magia delle Waverley.Di nuovo insieme, le due sorelle potranno finalmente affrontare la loro difficile eredità e aprire il loro cuore all’amicizia e all’amore. Amore e vita, gioie e dolori si intersecano in questo romanzo meraviglioso dal sapore unico e intenso, come quello del pane alla lavanda.
(dal sito Sonzogno editore)
Cibo e una piccola dose di magia (che non guasta, anche per chi come me è più legato al romanzo realistico) alla base della storia, a ricordare un po' le atmosfere alla Chocolat, ma in una cornice realistica e contemporanea, con una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi che non viene descritta, bensì si evince dai loro comportamenti e dalle reazioni ai fatti della vita. Mi piacciono le storie che si soffermano sui gesti del cucinare, sulla soddisfazione ricavata dalle ore trascorse in cucina con il solo fine di offrire qualcosa di originale, curato, profumato, a chi ci sta a cuore. Del resto i primi cedimenti di Claire al corteggiamento dell'affascinante, geniale e ironico artista che vive nella casa a fianco saranno proprio guidati dai suoi piatti...
Sarah Addison Allen, Il profumo del pane alla lavanda, Sonzogno, 2008


Dario Villalta ha due grandi passioni nella vita: le vedove e i maestri del Rinascimento. Finisce invece in un'importante galleria d’arte a Milano, dov’è costretto a vendere opere contemporanee che disprezza, incontrando per di più grandi difficoltà nel reperire l’oggetto della sua stravagante passione amorosa. Per fortuna, a risolvere la situazione, arriva dal Sud la bella e carnale Vera Gallo. Vedova e inoltre proprietaria della statua di un santo che risulterà essere una delle due o tre sculture di Andrea Mantegna, la Gallo sembrerebbe in grado di appagare nella sua sola persona, e al massimo grado, entrambe le passioni del gallerista. Ma non quello che luccica è oro, come avremo modo di constatare nella girandola di accadimenti che scaturisce dalle necessità della donna, ormai sul lastrico, di porre in vendita la statua del santo, nel frattempo imabattendoci in una galleria di personaggi irresistibili. Dal psicanalista trascendentale Aaron Kaminsky a suo padre, il famoso negromante Shloime "Kaiser", specialista nella lettura del futuro ma incapace di predire l'orrore della Shoah; dallo stravagante inventore Carmine Palomino, campione di indolenza mediterranea, all'oligarca russo Aleksander Dudorov, aspirante mecenate con alle spalle un misterioso passato; dal celebre cuoco Elio Di Ilio gran maestro di cialtroneria fino all'esuberante Maria Sofia Madrasca, chef misconosciuta benché detentrice del segreto del Pacchero estremo, che donerà un'inaspettata svolta alla storia. Una commedia brillante, irriverente che offre l'imperdibile occasione di osservare dal di dentro i mondi dorati dell’arte contemporanea e della cucina stellata, svelandone i segreti, i paradossi e le follie in un romanzo che allinea i suoi infiniti colpi di scena con la verve e l'ironia cui Gaetano Cappelli ci ha ormai abituati
(dal sito Marsilio Editore)
Gaetano Cappelli, La vedova, il Santo e il segreto del Pacchero estremo, Marsilio, 2008

Tra donne note per le loro pietanze afrodisiache, merende piccanti, temerarie fondatrici di aziende di catering, qualche dramma ben descritto e fedeli spiriti di defunti amati ho trovato in queste ultme letture anche qualche ricetta interessante
Come un dolce ben riuscito, di Maeve Binchy - Sperling e Kupfer 2003:
La metà di niente, Catherine Dunne, Guanda
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, di Flag Gannie. - Sonzogno 1993
Chocolat, Joanne Harris. - Garzanti, 1998
Cinque quarti d'arancia, di Joanne Harris. - Garzanti, 2000
Vino, patate e mele rosse, di Joanne Harris - Garzanti, 1999
Gabriella, Garofano e cannella, Amado. - Editori riuniti 1962
Teresa Batista stanca di guerra, Amado - Einaudi, 2005
Dona Flor e i suoi due mariti, Amado - Garzanti, 2003
Afrodita: racconti, ricette e altri afrodisiaci, di Isabel Allende. - Feltrinelli, 1998
Ora mi piacerebbe continuare il mio elenco con i vostri suggerimenti, che mi dite?

4 commenti:

  1. Ciao! a noi piace moltissimo leggere e questo tipo di romanzi son tra i generi che preferiamo (alcuni di quelli che hai scritto, infatti li abbiamo letti anche noi..)
    Prendiamo nota degli altri...
    un bacione

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  2. mi sa che devo fare un giro in libreria..... grazie sara per i mille suggerimenti!

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  3. Ciao Sara! Questo è pane per i miei denti! Hai fatto un post interessante e il primo libro che proponi me lo segno così appena posso me lo compero...Sono appena tornata dal "FestivaldellePassioni" a Mantova e sai cosa ho portato a casa? Tre libri e tutti sulla cucina (uno sulle ricette di Donna Hay- uno dal titolo "Morsi d'amore" di Alessandra De lonardis che non vedo l'ora di leggere e un altro che si chiama "Concepts/gusto"). Preferisco comprarmi i libri che i vestiti o altre cose.
    Si lo so i prezzi qui da noi non sono economici come anche i CD musicali, ma per me sono una cosa preziosa...e se non avessi avuto la possibilità di comprarmi li avrei presi in biblioteca...l'importante è leggere...
    Poi ci sono gli sconti del 10% in certe librerie che lo fanno tutto l'anno e altre volte fanno il 30% in alcuni libri...io approffitto di queste occasioni quando ci sono :)
    Ahhh ora sto leggendo "L'ingrediente segreto" di Beck...e ho appena finito di leggere altri romanzi sempre a sfondo culinario...e non sai a Mantova quanti libri ci sono di questo genere che non trovo qui dalle mie parti...
    Non credo proprio che siano passati di moda anzi...secondo me stanno andando molto ora...più di prima...e per fortuna che la città di Mantova organizza certi eventi interessanti sia a livello gastronomico che culturale!

    Sei fortunata a lavorare in biblioteca!

    Un bacio

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  4. @ manu e silvia e babs mi piace raccontare quello che leggo e i libri da cui traggo spunti interessanti proprio perchè sono certa che possa fare piacere a chi ha le mie stesse passioni, ma soprattutto lo faccio per chiedere consigli, approfondimenti, dritte interessanti a chi di certo ne sa più di me!
    @Carla Grazie dei consigli, in pausa pranzo me ne vado in libreria a vedere se ci sono i tuoi ultimi acquisti e me li ispeziono...
    Ho fatto di tutto per fare una volata a Mantova ma proprio in quei giorni dovevo dare un occhio ai miei nonni che erano soli e non potevo muovermi...mmmm...che nervi quando penso a quello che mi sono persa! Meno male che voi avete documentato tutto, grazie!
    Hai ragione lavorare in biblio è una fortuna, che però purtoppo si esaurirà il 30 settembre senza possibilità di appello quando sarò ufficialmente disoccupata. Si accettano in bocca al lupo per il futuro...

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