Sono solo 4 o 5 anni che ho iniziato a comprare l'uva dal fruttivendolo. Prima i nonni avevano filari a pardita d'occhio dietro casa. E io, da quando avevo un anno e mi portavano con loro caricata in un carretto per il latte con una covata di pulcini come unici giocattoli, non ho mai smesso di sentire il fascino per il momento speciale della vendemmia. Per quell'odore che con il caldo diventava così forte e ci impregnava i vestiti, per i pranzi che in quei giorni la nonna preparava per tutti quelli che passavano a dare una mano. Ad un certo punto della mattina toglieva il camice, mollava i forbicioni e se ne andava in casa a friggere il gnocco o a dare una scaldata al coniglio in fracassata preparato il giorno prima, alla sera tardi. Noi la raggiungevamo dopo un po', grande mangiata, breve riposino dove c'era posto, poi tutti di nuovo al filare. E quando iniziava l'asilo, e poi la scuola, ed ero costretta a non fare più parte di questo ritmo, di questo gruppo, i primi giorni mi dispiaceva davvero.
Oggi ogni tanto l'uva la compro, ma la mangio come se fosse un altro frutto, niente a che vedere con quei chicchi dolci piccoli e nerissimi che macchiavano i vestiti senza soluzione
Se non altro però con questi enormi acini trovati al supermercato risulta più semplice eliminare i vinaccioli per fare qualche dolce. Così l'altro giorno ci ho fatto una specie di strudelino con pasta pronta che ogni tanto, ammetto, uso, e mi da pure certe soddisfazioni.
Oggi ogni tanto l'uva la compro, ma la mangio come se fosse un altro frutto, niente a che vedere con quei chicchi dolci piccoli e nerissimi che macchiavano i vestiti senza soluzione
Se non altro però con questi enormi acini trovati al supermercato risulta più semplice eliminare i vinaccioli per fare qualche dolce. Così l'altro giorno ci ho fatto una specie di strudelino con pasta pronta che ogni tanto, ammetto, uso, e mi da pure certe soddisfazioni.
Sfogliata all'uva
pasta sfoglia pronta 1 rotolo
uva nera della varietà preferita 300g
pan grattato 2 cucchiai*
zucchero di canna 4 cucchiai
burro 40g
Lavare l'uva e se si preferisce eliminare i vinaccioli tagliando a metà gli acini e staccandoli con la punta di un coltello (non ci vuole poi molto infondo, credevo peggio). Stendere la pasta sfoglia, nella parte centrale distribuire il pan grattato mischiato ad un cucchiaio di zucchero in una larga striscia. Sistemare poi gli acini d'uva e coprire con 2 cucchiai di zucchero. Chiudere i lembi della pasta sopra e ai lati pressando bene. Fondere il burro e spennellare tutta la superficie, poi cospargerla con lo zucchero rimanente. Forare in 5 o 6 punti con i rebbi di una forchetta e infornare a 200 per 25-30 minuti. Aspettare il raffreddamento completo prima di affettare.
*l'uso del pan grattato in questi tipi di preparazioni permette di ottenere una base comunque croccante perchè assorbe buona parte dei liquidi emessi dalla frutta senza impregnare la pasta sfoglia sottostante.
pasta sfoglia pronta 1 rotolo
uva nera della varietà preferita 300g
pan grattato 2 cucchiai*
zucchero di canna 4 cucchiai
burro 40g
Lavare l'uva e se si preferisce eliminare i vinaccioli tagliando a metà gli acini e staccandoli con la punta di un coltello (non ci vuole poi molto infondo, credevo peggio). Stendere la pasta sfoglia, nella parte centrale distribuire il pan grattato mischiato ad un cucchiaio di zucchero in una larga striscia. Sistemare poi gli acini d'uva e coprire con 2 cucchiai di zucchero. Chiudere i lembi della pasta sopra e ai lati pressando bene. Fondere il burro e spennellare tutta la superficie, poi cospargerla con lo zucchero rimanente. Forare in 5 o 6 punti con i rebbi di una forchetta e infornare a 200 per 25-30 minuti. Aspettare il raffreddamento completo prima di affettare.
*l'uso del pan grattato in questi tipi di preparazioni permette di ottenere una base comunque croccante perchè assorbe buona parte dei liquidi emessi dalla frutta senza impregnare la pasta sfoglia sottostante.
-------------------------------
Ho pensato poi che insieme all'uva ci sarebbe stata benissimo della frutta secca, probabilmente noci, in modo da rendere un po' più varia la consistenza del ripieno. Solo, attenzione a dosare lo zucchero se per caso l'uva fosse di una varietà molto dolce, potrebbe bastarne un cucchiaio solo.
Domenica di relax a tutti, io mi sto dedicando a fare in casa delle cose che solitamente si comprano, quadrate e croccanti, tipiche della colazione, da spalmare di burro e marmellata....vedremo!
Domenica di relax a tutti, io mi sto dedicando a fare in casa delle cose che solitamente si comprano, quadrate e croccanti, tipiche della colazione, da spalmare di burro e marmellata....vedremo!
Una ricetta molto deliziosa,credo che anche senza l'aggiunta di frutta secca è ugualmente buona soprattutto se l'uva è dolce di suo.
RispondiEliminaUna specie di strudel di pasta sfoglia... par quasi di sentire il profumo che deve essere uscito dal tuo forno.. e siccome la sfogli non è "fai da te", posso provarci anch'io: grazie e buona domenica!
RispondiEliminaSara sai che anche qui da me era più o meno così? il periodo della vendemmia era particolarissimo, poi vedere la spremitura era una cosa tutta particolare :-D
RispondiEliminae poi i dolci che si facevano con l'uva...quelli sì che sono rimasti nella mia memoria :-9
E mi ricordo anch'io gli acinini piccolini...quelli però avevano un sapore più intenso di quella in circolazione :-P
mi sa che la tua sfogliata è proprio deliziosa!
Bacioni
Ago :-D
beh!!! vi dirò che era molto buona, perchè io l'ho assaggiata, anzi un pò di più. mi è gustata tantissimo, brava Sara
RispondiEliminaI miei nonni avevano i filari e il torchio....e che bel periodo era quello della vendemmia, vivevi proprio l'inizio dell'autunno! Mi mancano un pò quei tempi....
RispondiEliminaNon pensiamoci...
Buona la sfogliata e la tua sembra ottima!
Un abbraccio
mmmm...mi sembra di sentire il profumo!
RispondiEliminaAnch'io uso ogni tanto la pasta pronta (soprattutto la sfoglia), non c'è nulla di male. E' veloce, facile, economica, risolve un sacco di situazioni e, come dimostri, ci puoi fare dei piccoli capolavori come questo.
RispondiEliminaMi piace un sacco il tuo racconto come il tuo strudel, è di una dolcezza infinita.
Un bacione!!
m.