Oggi null'altro che una crostata ricoperta, con una lieve variazione rispetto alla solita frolla, alla quale, prendendo spunto da Elisabetta di Panemiele, ho aggiunto una piccola parte di farina di riso.
Ma quello che mi piace di questa torta è il procedimento. La preparazione della pasta, e soprattutto la stesura. Mi piace farla la sera tardi alla luce della cappa, magari con la discreta compagnia di qualcuno lì vicino che dormicchia o si guarda un film, quando il giorno dopo posso dormire, e non mi importa se nel trasferimento rompo il sottilissimo disco di pasta per due o tre volte come è successo, perchè ho tutto il tempo per ristenderlo ancora più preciso.
Questa volta, visto l'orario e la incontrollabile voglia di impastare e stendere notturna, non ho usato nemmeno il food processor, punta di coltello, mani e mattarello e ogni strato è stato una piccola soddisfazione.
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Pie con marmellata di frutti di boscofarina tipo 00 200g
farina di riso finissima 50g
burro freddo 120g
uova 1
zucchero semolato 60g + 2 cucchiai
marmellata di frutti di bosco
In una ciotola capiente versare le farine e lo zucchero, aggiungere il burro freddo a pezzetti e intriderlo bene nella farina utilizzando la punta delle dita o la punta di un coltello. Quando il composto avrà una consistenza sabbiosa ma omogenea, aggiungere l'uovo e impastare berevemente senza preoccuparsi troppo dell'eventuale presenza di pezzettini bianchi di burro non amalgamati. Formare una palla e riporre in frigorifero per mezz'oretta o in freezer per 8-10 minuti.
Una volta trascorso questo tempo, riprendere in mano la pasta e dividerla in due parti, una un po' più grande dell'altra. Prendere la parte più grande e stenderla molto sottile in un cerchio con diametro di 4-5 cm maggiore di quello dello stampo. Regolare bene il bordo e trasferirlo nello stampo, lasciando pendere l'eccesso di pasta all'esterno. Riempire con lo strato di marmellata. Stendere l'altro cerchio, altrettanto sottile, anzi se possibile ancora di più, sagomarlo della misura dello stampo e trasferirlo sopra la marmellata. Sigillare abbassando i lembi dello strato sottostante e fissare rigando tutto il bordo con i rebbi di una forchetta. Incidere una piccola croce al centro della torta, per permettere un po' di evaporazione dei liquidi della marmellata.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti, spolverizzare di zucchero semolato e reinfornare per altri 10 minuti.
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note:
-Per il procedimento di stesura della pasta e di trasferimento nello stampo, date un' occhiata a quello magistralmente spiegato e ilustrato in questo blog, scoperto grazie a Izn che ne sa qualcosa anche lei.
In particolare: fondamentale il consiglio di preparare prima una forma in carta del nostro disco di pasta, in modo da usarla come modello per tagliarlo preciso, poi la possibilità di piegare delicatamente in 4 lo strato di pasta per trasferirlo nello stampo, per poi ristenderlo una volta arrivato (intatto) a destinazione.
-ho utilizzato uno stampo da crostate in silicone di 24 cm di diametro, la quantità di pasta è stata giusto giusto sufficiente.
-ho utilizzato una confettura bio al 64 % di frutta, era molto liquida quindi ne ho potuta mettere pochissima perchè avevo paura che si creasse qualche buchino e colasse tutta fuori. Ma era buonissima, un vero concentrato di sapore, quindi è stata più che sufficiente. Se disponete di confetture più dense (oppure un po' povere di sapore) potete anche abbondare un po', ma senza esagerare, qui l'importante è la pasta!
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Dedicata a una golosa oggi quindicenne che mi assomiglia molto.
Questa torta mi sembra molto rustica l'accompagnerei volentieri con una tazza di thè,tanto il freddo è tornato e ci calza a pennello!
RispondiEliminaMa non puoi tentarci così a quest'ora! è davvero bellissima ed invitante!
RispondiEliminabravissima, un bacione
Incredibile riesco ad immaginarmi il sapore!
RispondiEliminaAnch'io, non avendo mai tempo, dovrei provare a mettere le mani in pasta alla sera!! Questa crostata è proprio invitante: croccante al punto giusto con un cuore morbidissimo e dolce!!!
RispondiEliminaHa davvero l'aspetto di una coccola da sorseggiare con il tè...
RispondiEliminaquesta torta mi ha colpito parecchio! La voglio provare con la confettura di mele dell'Etna arrivata ordinata su La Compagnia del Cavatappi! Chissà come verrà... spero bella, buona e precisa come la tua!
RispondiEliminaIo mi autoinvito! Prepara il caffè!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
A noi è piaciuta molto, dopo un pranzo consistente in 6 l'abbiamo mangiata praticamente tutta. Ne è rimasta solo una fettina per il mattino dopo, che ho spazzolato io proprio con il the. Ma che cosa c'è di meglio di crostata e the caldo per colazione??!!
RispondiElimina@edi: La mattina presto e la sera tardi sono per me i momenti migliori per cucinare, in particolare pane e dolci. Però non sempre è fattibile vero? La realtà a volte è un po' lontana dalla nuvola di lievito e farina in cui ci piacerebbe vivere vero?:-)
@fiordivanilla: ma allora ci sei! A quando la tua prossima delizia?? guarda che anche noi non molecolari siamo impazienti!!
ci sono, ci sono... sono immersa nello studio ma ci sono :D
RispondiEliminaahahah maddai Sara, non definiamoci! :) molecolare è solo uno dei tanti termini con cui si vuole distinguere questo tipo di cucina, ma che in sostanza non ha nulla di diverso da molti altri ingredienti che siamo soliti utilizzare. Solo sono sconosciuti ai più, tutto qui :)
vorrei fare gli gnocchi molecolari ma non so se avrò tempo almeno non fino al 25 :\
Manu scherzavo! Io per il momento non ne so nulla di quei procedimenti e in teoria non ne sono particolarmente interessata, però spiegati da te acquistano una familiarità particolare e vien quasi voglia di provare! Ciao!
RispondiEliminaheyyyy ma lo sooo! infatti il mio era un tono ironicoo!
RispondiEliminamannaggia a sti messaggi privi di enfasi! :(
:*
bacionissimi e grazie del complimento allora, che apprezzo più che felicemente! :)
stamattina.. l'ho fatta :) e fare l'impasto mi ha suscitato grande soddisfacimento, tant'è che ne ho scritto una Nota"poetica" su facebook :)
RispondiEliminastasera si assaggia.. Ora mi godo solo la bella vista, perché è' venuta proprio proprio bene! Con gli avanzi dell'impasto ho fatto delle discrete decorazioni sopra spennellate con del rum.. temevo bruciasse a dire il vero, invece no! strano :) E POI spolverata di abbondante zucchero di canna spesso (quello più grosso di quello normale).. speriamo bene! Ho avuto dei problemi di "rottura" dell'impasto quando lo alzavo.. ehm.. non è normale oppure è comprensibile? magari ho fatto male l'impasto? :(
Che bell'&bbuona questa crostata!!
RispondiEliminaAvevo letto la nota "filosofico-poeticheggiante" sulle proprietà terapeutiche dell'impastare di Manu su Facebook (perfettamente d'accordo!!!! Io gli impasti li faccio sempre a mano, è la parte più divertente ed appagante... E poi altrimenti mi sembrerebbe di perdermi qualcosa di importante della mia preparazione!), mi ero incuriosita!! :D E quindi hai ispirato tu tutto ciò! ;)
Sara&FiOrdivanilla, che sia possibile che queste rotture della pasta siano dovute alla farina di riso, che è più fragile della 00? (Sto buttando a caso eh!)
Comunque mi piace molto l'aggiunta della farina di riso, ha un profumo talmente delizioso!
Io l'anno scorso ci ho fatto degli shortbread by Donna Hay, con la farina di riso intendo... Paradisiaci!
La confettura l'hai trovata in un normale supermercato o ha una storia più complessa?
(ros)marina
ehmm.. io ho usato 210 gr di 00 e 40 gr di farina integrale...quest'ultima mi ispira di più e anche in quanto a sapore rustico.. che, con un ripieno di confettura, è sempre perfetto quel certo 'rustico'.. ;)
RispondiEliminache bello sono cntenta di averti ispirato io grazie alla nota!! abbiamo un certo feeling, non c'è che dire :D la domanda sulla confettura è per me o per Sara? O_o
@manu: wow troppa soddisfazione!! TU che fai una torta postata da ME!!!!grazie!per me è stato difficilissimo trasportare l'impasto, nel senso che è venuto credo al 4° tentativo, piegandolo in 4 come spiega ne link che ho messo e trasportandolo sopra alla marmellata per poi stenderlo solo alla fine. Credo sia così e basta, un po' di fatica per aumentare la soddisfazione!
RispondiElimina@marina se ti riferisci alla mia marmellata, viene da Sauris di Sopra, un paesino del friuli in cui i miei zii sono stati in vacanza e dove ci sono diverse produzioni e vendite di prodotti bio, commestibili ma anche per la cura del corpo, fantastici!
Ma quale onore e onore :)
RispondiEliminasai no, quelle ricette che vedi e ti colpiscono senza una ragione particolare, pensi semplicemente che that's amore". Ecco, quando mi succede.. non c'è santo che tenga, cascasse il mondo devo farla all'istante quella ricetta! E così ho fatto. Già ieri sera l'avevo pensato.. poi stamane ho dato forma al mio pensiero :D
ah ecco, la soddisfazione è direttamente proporzionale alla fatica :D ahahah
Seriamente, ne sono molto soddisfatta.. solo mi lasciava perplessa appunto l'impasto che si crepava qua, si apriva di là.. però è stato fico! farina sul piano, stendere col matterello, alzare l'impasto con la "palettina" apposita (non mi viene il nome-_-), girarlo, infarinare ancora un poco, stendere.. e poi due o tre volte ricominciare tutto capo -_- va beh a parte quest'ultimo passaggio.. è stato divertente e soddisfacente, sì sì !
La si assaggia domattina, così abbiamo deciso io e mamma (no a dire ilv ero l'ho deciso io perché stasera ho fatto un dolcetto fantastico con un ritaglio di impasto-pie che mi era avanzato e andava mangiato assolutamente :D)
La domanda era per entrambe... ;)
RispondiEliminaQuindi la friabilità è caratteristica propria di questa pasta, buono a sapersi! :)
(ros)marina
ah, la mia confettura Mari l'ho presa nel sto e-commerce La Compagnia del Cavatappi, l'ho richiesta tra i prodotti inviatimi gratuitamente :) era spettacolare, non dolce nauseante (come molte confetture in commercio), squisita, densa, proprio buona. Cmq la torta è venuta una favola. Negli ultimi tempi è forse la migliore che abbia mai assaggiato giuro. Merito anche dello zucchero "spesso" di canna che ho messo sopra.. sentire quei diamantini di zucchero in bocca scrocchiare insieme alla friabilità della pasta-pie e del ripieno super goloso e dolce... buonissima. E ha ragione Sara, la particolartità sta proprio nella pasta, senza dubbio! Nona vevo mai fatto un impasto simile ed è meravigliosamente buono!
RispondiEliminaCara, come ti ho scritto su facebook...
RispondiEliminasei stata nominata! :)
E infatti ti è venuta da Dio!
RispondiEliminaIo per le crostate ho sempre un debole...
Un bacione!
m.
Ciao Sara ottima pie! Non ne ho mai fatta una ma presto grazie ai tuoi consigli potrò cimentarmi nell'impresa. Baci
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