In questi giorni sembrava che tutti si sentissero quasi obbligati a rendere noto a chiunque incontrassero il proprio pensiero riguardo alla questione festa degli innamorati, con tanta più veemenza quanto scarso era l'interesse dell'interlocutore. Per cui dopo una bella imborsata di teorie dal romantico al menefreghista al controcorrente a tutti i costi non mi sembra proprio il caso di star qui a esporvi le mie, secondo me ne avete già abbastanza pure voi, no?
Io quest'anno, che è pure caduto di domenica, l'ho preso come un occasione buona per starmene in cucina tutto il giorno, dalla mattina alla sera, indisturbata, a cucinare solo per una certa persona. Cosa che si, è vero, faccio spesso, ma mai con i tacchi e il trucco, e mai con una tavola piena di nastri avorio, candele galleggianti e curata nei minimi particolari. Ho lavorato ore (anzi posso tranquillamente dire giorni) e fotografato pochissimo, perchè non mi andava proprio di pensarci e di organizzare tutte le preparazioni in base alla luminosità esterna, però almeno il dolcino l'ho salvato. In realtà questo più che il dolce era un intermezzo, che poi è stato seguito dopo una mezzoretta di pausa dalla fonduta al cioccolato con banane e frutta secca, quindi doveva essere fresco, leggero, umido, adatto insomma per parare un po' giù le lasagne al radicchio, i cavolini e il tris di arrosti.
La ricetta l'ho liberamente tratta dal Cucchiaio d'argento - vol. Dolci, ed è davvero di una semplicità disarmante. In più si può fare praticamente in ogni momento, in quanto viene chiamata budino ma non è poi un budino vero e proprio, visto che non serve altro che spremuta d'arancia, zucchero e fecola o maizena. Per un risultato che va molto al dilà di quello che ci si aspetterebbe da tre così poveri ingredienti.
spremuta d'arancia rossa filtrata 350 ml
fecola di patate o maizena 25g
scorza di 1 arancia
zucchero 25g
amaretti piccoli per decorare
(cannella)
Grattugiare la scorza di 1 arancia non trattata e mescolarla allo zucchero. Mettere da parte.
Versare il succo in un pentolino, aggiungere la fecola, mescolare e far scaldare a fiamma bassa girando continuamente fino a quando il liquido si sarà addensato. Fare attenzione perchè l'operazione è molto rapida, rimane liquido anche per 5 minuti, ma quando inizia a rapprendersi lo fa in un attimo e il fuoco deve essere spento immediatamente. Versare nella salsa lo zucchero mescolato alla scorza e mescolare con energia. Versare nelle coppette, far intiepidire e far rassodare qualche ora in frigorifero. Sformare e servire decorato con amaretti interi o sbriciolati. Nella versione di ieri sera ho aggiunto anche un pizzichino di cannella insieme allo zucchero e alla scorza.
Io quest'anno, che è pure caduto di domenica, l'ho preso come un occasione buona per starmene in cucina tutto il giorno, dalla mattina alla sera, indisturbata, a cucinare solo per una certa persona. Cosa che si, è vero, faccio spesso, ma mai con i tacchi e il trucco, e mai con una tavola piena di nastri avorio, candele galleggianti e curata nei minimi particolari. Ho lavorato ore (anzi posso tranquillamente dire giorni) e fotografato pochissimo, perchè non mi andava proprio di pensarci e di organizzare tutte le preparazioni in base alla luminosità esterna, però almeno il dolcino l'ho salvato. In realtà questo più che il dolce era un intermezzo, che poi è stato seguito dopo una mezzoretta di pausa dalla fonduta al cioccolato con banane e frutta secca, quindi doveva essere fresco, leggero, umido, adatto insomma per parare un po' giù le lasagne al radicchio, i cavolini e il tris di arrosti.
La ricetta l'ho liberamente tratta dal Cucchiaio d'argento - vol. Dolci, ed è davvero di una semplicità disarmante. In più si può fare praticamente in ogni momento, in quanto viene chiamata budino ma non è poi un budino vero e proprio, visto che non serve altro che spremuta d'arancia, zucchero e fecola o maizena. Per un risultato che va molto al dilà di quello che ci si aspetterebbe da tre così poveri ingredienti.
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Budino all'aranciaspremuta d'arancia rossa filtrata 350 ml
fecola di patate o maizena 25g
scorza di 1 arancia
zucchero 25g
amaretti piccoli per decorare
(cannella)
Grattugiare la scorza di 1 arancia non trattata e mescolarla allo zucchero. Mettere da parte.
Versare il succo in un pentolino, aggiungere la fecola, mescolare e far scaldare a fiamma bassa girando continuamente fino a quando il liquido si sarà addensato. Fare attenzione perchè l'operazione è molto rapida, rimane liquido anche per 5 minuti, ma quando inizia a rapprendersi lo fa in un attimo e il fuoco deve essere spento immediatamente. Versare nella salsa lo zucchero mescolato alla scorza e mescolare con energia. Versare nelle coppette, far intiepidire e far rassodare qualche ora in frigorifero. Sformare e servire decorato con amaretti interi o sbriciolati. Nella versione di ieri sera ho aggiunto anche un pizzichino di cannella insieme allo zucchero e alla scorza.
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Molto romantico quello che hai fatto e bellissimo questo budino (non budino), che essendo così semplice, lo posso fare anche io! epoi mi sembra anche abbastanza poco calorico!!!
RispondiEliminaBaci
Avrei voluto vederti a cucinare con i tacchi... aiuto...!!! io mi ribalterei ogni due minuti..però per il LUI, questo ed altro ;)
RispondiEliminaCmq davvero interessante e di sicuro fresco questo budino... bacio
Uff anche io volevo fare la cenetta romantica...e invece ero dai suoceri per il compleanno del suocero, ma un altro giorno per nascere no??
RispondiEliminaCiao! bellissima questa idea1 un budino dla colore più adatto, ma leggero e dal sapore tutto da scorpire!!
RispondiEliminaun bacione
ha davvero un aspetto stupendo, invita ad affondare il cucchiaio
RispondiEliminaUN dolce bellissimo! Se non è un budino è tipo il "gelo" siciliano? Non vorrei aver scritto una cavolata....
RispondiEliminaChe dolce che sei...hai cucinato tutto il giorno per lui??? Ma è una cosa meravigliosa!!! Budino davvero insolito direi, da provare!!!!!!!
RispondiEliminaCiao è davvero molto bello...così colorato e l'amaretto finale dà un tocco in più a questo dessert già molto particolare...un bacio Luciana
RispondiEliminagnammy, questo lo provo, sembra semplice!
RispondiEliminaFresco e invitante,proprio quello che ci vuole,in questi giorni di grandi libagioni di dolci fritti!
RispondiElimina@fantasie, esatto, perfetto per i celiaci, e si prende un altro punto!
RispondiElimina@la cuoca pasticciona: hai presente la Parodi quella di cotto e mangiato che dice che lei in cucina ha sempre rigorosamente i tacchi perchè vuole che quando torna suo marito la trovi ai fornelli ma comunque attraente?? Beh, evidentemente al dilà delle trasmisssioni televisive secondo me non ci trascorre poi tanto tempo, visto che dopo 10 minuti e qualche piegamento sue e giu dal forno i piedi sono già due cotechini!
@gloria: esattissimamente! Ho controllato e il famoso "gelo" è fatto proprio così, succo, scorza, zucchero e un addensante che sia frumina, maizena o fecola.
@LaAle si, anzi in realtà ho iniziato giovedì, e ieri pomeriggio mi sono anche persa un po' d'animo per la troppa roba che volevo fare, e invece alla fine è stato un successone ;)
@Marzia: penso uno dei dessert più semplici che abbia mai fatto, provare per credere
ma pensa te che l'ho sempre fatto con il cocomero e non mi è mai venuto in mente di utilizzare altra frutta, sono proprio de coccio!!! io alle 11 prima di pranzo ero in pieno caos in cucina con una visita inaspettata e che mi ha fatto rivoluzionare il menù...che marones!!!
RispondiEliminaChe bello da vedere così colorato..e chissà che buono! bellissima idea!
RispondiEliminanon solo, con agar agar e dolcificante diventa anche facilmente diabet-friendly!
RispondiEliminae acquista un altro punto...
sarei proprio curiosa di provarlo guarda...