giovedì 1 ottobre 2009

Romanzi culinari (old school)


Oggi niente ricetta, oggi ho solo voglia di cercare ispirazioni, leggere e prendere appunti e fantasticare su nuovi piatti e soprattutto su certe novità che tra pochi giorni arriveranno tra queste pagine (.....). Oggi ho voglia di parlare di libri.
Romanzi culinari per la precisione, o comunque in cui il cibo, e soprattutto la cucina, sono l'agomento principale, o lo sfondo costantemente presente dietro tutto quel che succede, che è poi un po' come nella mia vita reale, quindi forse è per questo che ci mi ci trovo così bene in mezzo a queste storie!
Gli utlimi letti hanno il denominatore comune di non essere proprio di fresca pubblicazione, per questo forse molti di voi già li avranno letti o comunque sentiti nominare. Io, che fino a qualche giorno fa non sapevo chi fosse Clara Sereni nè tantomeno conoscevo Alice Toklas con questi mi sono messa un po' in pari. Si tratta di tre romanzi-ricettari, di quelli dove a ogni evento della storia raccontata viene associata una ricetta, tipo quelli di Ruth Reichl per intenderci, tutte lì pronte da scegliere e fotocopiare e appena c'è tempo provare, e che rimarranno per sempre associate anche nella nostra memoria alla storia di cui erano parte.
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Il buon sapore dei ricordi: saga di una famiglia messicana tra ricette e memorie di Victor M. Valle e Mary Lau Valle, Sperling & Kupfer, 2000. Victor e Mary Valle non ci offrono solo le ricette , che già di per se sono un grande regalo, (in molte famiglie messicane vengono tramandate come un segreto di generazione in generazione), ma ci raccontano anche della casa in cui queste pietanze venivano consumate, del colore dei muri di adobe (mattone di argilla cruda mescolata a cenere e paglia, fatto seccare al sole), dei grandi vasi di buganvillee, calle e gerani che adornavano l'ingresso dell'abitazione. I nonni e i bisnonni degli autori sarebbero entusiasti del libro, in cui accanto al gelato al zapote e al dolce latte di mandorla e camote (un tipo di patata), troviamo le storie di un passato e di un Messico che, nel bene e nel male, non ci siamo ancora lasciati alle spalle. [dall'introduzione di Elena Poniatowska.
Queste poche righe ci dicono già molto, e per chi ha sempre amato come me le saghe familiari questo è perfetto, oltretutto ci fornisce anche un albero genealogico, (accortezza a cui i più noti romanzieri sudamericani fanno fatica a pensare, cosrtingendoci a disticarci tra infinite generazioni di Aureliani ...) per cui una lettura che potrebbe risultare non così tanto scorrevole diventa invece piacevole, anche se la qualità narrativa non è di altissimo livello e la storia non riesce a coinvolgere il lettore completamente. Il numero di ricette in proporzione alle pagine è davvero notevole, tutte indicate sia con il nome originale che con la traduzione italiana, ovvio che gran parte degli ingredienti base sono qui quasi irreperibili, ma non è detto che prima o poi non ci capitino sotto mano, meglio essere preparati. Assaggiamo? peperoncini freddi con ripieno di gamberi p. 75, tacos con panna acida p.229, guacamole con chicchi di melagrana p.301.


Il libro di cucina di Alice B. Toklas, La Tartaruga, 2000. Durante i quarant'anni trascorsi a Parigi accanto alla ben più famosa Gertrude Stein, Alice B. Toklas, americana di Los Angeles, coltivò una segreta ambizione: quella di scrivere un libro anche lei. Quando, dopo la morte di Miss Stein, trovò il coraggio di farlo, Alice seppe coniugare alla perfezione le due grandi passioni della sua vita: raccontare le vicende dei personaggi famosi che gravitavano attorno alla geniale Gertrude e descrivere le appetitose pietanze che preparava per gli ospiti. Così troviamo non solo la ricetta del branzino freddo à la Picasso ma anche il divertente resoconto di quel che accadde quando al pittore fu servito il piatto in questione. Le ricette variano in difficoltà e ingredienti, dalla crema Joséphine Baker ai filetti di sogliola in salsa d'aragosta prediletti da Natalie Barney. Non si parla soltanto di scrittori famosi come Ernest Hemingway e Thornton Wilder, ma anche dell'incantevole Friederich, il cuoco austriaco che scappò con una donna fatale lasciando in cucina per Miss Stein e Miss Toklas un biglietto d'addio e un'ultima superba torta viennese. Oltre al divertimento della lettura Il libro di cucina è uno strumento utile perché non c'è ricetta che Miss Toklas non abbia sperimentato di persona, compreso il dolce allo hashish di Brion Gysin, ideale per le giornate di pioggia. Definito dal «New Yorker» «un libro provvisto di stile, ottimo cibo, e osservazioni piene di buon gusto e di buon senso», questo volume dispenserà preziosi consigli, squisite ricette e divertenti aneddoti, conditi dalla penna piccante e speziata di Alice B. Toklas.
La storia di una vera gourmet ante litteram, appassionata di spezie e ortaggi e nuovi sapori, che è riuscita, nello stesso libro, a coniugare opulenza e carestia, guerra e benessere. senza contrasti stridenti. Una cucina pittoresca, povera e lussuosa insieme, solo un po' difficile da riprodurre, visto che le dosi quando non sono in tazze sono approssimative.
Assaggiamo (ci proviamo?) carpa ripiena di castagne p. 43, galletto al cumino p. 175


Casalinghitudine di Clara Sereni, Einaudi, 1987. Qualcuno ha detto che noi siamo quello che mangiamo, e di fatto il cibo segna imperiosamente con la sua presenza i riti e le stagioni, le continuità e le svolte, le seduzioni e le liti tra la tentazione del superfluo e il richiamo delle vecchie radici sepolte. Per raccontare la propria storia personale, ma anche e soprattutto la storia di una famiglia affatto speciale e di una generazione (quella che oggi ha quarant'anni), Sereni ha scelto una impostazione originale: scruta se stessa e i personaggi atraverso il cibo che mangiano e il come lo mangiano. Così la minestra dei Sette Grani evoca una meternità, il mitico '68 è una pasta e fagioli, un polpettone scandisce il consolidarsi di una amicizia e una frittata di zucchine può diventare l'immagine di una frattura storica, il ricordo del padre intento a discutere fittamente con Pietro Nenni sulla spiaggia di Formia. La cucina è il luogo dove la donna trova conferma del proprio destino e del desiderio di superarlo, è il luogo dove diventa esplicito lo scontro tra padri e figli, schiacciati dalla memoria delle grandi cuoche di casa, vere o supposte; ma è anche il laboratorio dove si pratica un'attività combinatoria di ricerca e di scoperta, che passa attraverso il pacere di accostare materie diverse. Per questo il racconto è intarsiato di ricette vere, che ne costituiscono una componente essenziale. Se il cibo può diventare un linguaggio più efficace della parola, ecco che "casalinguitudine" non significa soltanto abitudine, noia, nostalgia di una totalità perduta, ma definisce il tentativo di appropriarsi del passato per inventare un futuro. Vi ho riportato tutta la decrizione perchè mi è sembrata molto significativa, manca solo una cosa: che amerete questo libro dalla prima all'ultima pagina e quando sarete verso la fine vi sorprenderete a desiderare ancora 20, 30, 50 pagine.
Assaggiamo? tutto, quella di Clara è una cucina di casa moderna, per ogni occasione.
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fin'ora abbiamo parlato di:
Sarah Addison Allen
, Il profumo del pane alla lavanda
Gaetano Cappelli, La vedova il Santo e il segreto del Pacchero Estremo
Ruth Reichl, Aglio e Zaffiri : vita segreta di una gastronoma mascherata
Meir Shalev, Il pane di Sarah
Kamila Shamsie, Sale e zafferano
Erica Bauermeister, La scuola degli ingredienti segreti
Elle Eggels, La casa delle sette sorelle

e vi ho consigliato:
La parte più tenera, di Ruth Reichl - Ponte alle Grazie, 2002 (contiene ricette)
Confortatemi con le mele, di Ruth Reichl - Ponte alle Grazie, 2003 (contiene ricette)
Come un dolce ben riuscito, di Maeve Binchy - Sperling e Kupfer 2003
La metà di niente, Catherine Dunne - Guanda
Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, di Flag Gannie - Sonzogno 1993
Chocolat, Joanne Harris. - Garzanti, 1998
Cinque quarti d'arancia, di Joanne Harris. - Garzanti, 2000
Vino, patate e mele rosse, di Joanne Harris - Garzanti, 1999
Gabriella, Garofano e cannella, J. Amado. - Editori riuniti 1962
Teresa Batista stanca di guerra, J. Amado - Einaudi, 2005
Dona Flor e i suoi due mariti, J. Amado - Garzanti, 2003
Dolce come il cioccolato, Laura Esquivel - Tea, 1996 (anche film)
Afrodita: racconti, ricette e altri afrodisiaci, di Isabel Allende. - Feltrinelli, 1997 (contiene ricette)

pronti da leggere (si accettano consigli su quale dev'essere il primo):
Mai come mia madre, Ruth Reichl - Ponte alle Grazie, 2009
La vendetta della melanzana, Babul Sharma - Marcos y Marcos, 2001
Le relazioni culinarie, Andreas Staikos - Ponte delle Grazie, 2001
Cibo e Amore, Sandra Monteleoni - Passigli Editori, 2001
Il viaggio di ritorno, Olaf Olafsson - Corbaccio, 2001
Ricette immorali, Manuel Vàzquez Montalban - Feltrinelli, 1999
Riflessioni di Robinson davanti a 120 baccalà
,
Manuel Vàzquez Montalban - Frassinelli, 2000

Come sempre...buona lettura.

5 commenti:

  1. grazie mille per questo splendido post!!!
    mi segno tutti i titoli:)))qlc lo ho già nell'elenco libri da comprare ora in cima alla lista metterò il buon sapore dei ricordi, mi incuriosisce molto e adoro la cucina messicana!
    a presto!

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  2. Ciao! Che bel post! io non ho mai letto libri di questo tipo, lo segno come se fosse una ricettina così appena posso passo in libreria. grazie per averli condivisi!!

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  3. Anch'io amo leggere libri in cui cucina e sentimenti si intrecciano indissolubilmente.
    ho adorato chocolat e le scarpe rosse, anche la cucina degli ingredienti segreti mi ha stregata.. ora sono improntata su tutt'altro genere ma presto tornerò ai delicati profumi delle spezie tra le pagine della Harris! bacio

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  4. Solitamente non leggo libri di questo genere, ma quelli che hai citato mi incuriosiscono!!!Grazie per le dritte!!!Un abbraccio

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  5. Bellissimo post e dei titoli che non conoscevo...prendo nota ;)

    Ti sei ricordata che sino al 4 ottobre ci sono sconti del 20% alla Feltrinelli? anche online?

    Buona domenica!

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