lunedì 2 novembre 2009

Donna Hay, magazine & more

il n.45 del Donna Hay Magazine

Nella mia gita romana che ormai è già solo un bel ricordo sono finalmente riuscita ad accaparrarmi un numero del tanto agognato Donna Hay Magazine. E si, lo sapevo che mi sarebbe piaciuto, lo sapevo che poi avrei girato tutto il giorno con la copia in mano guardacaso con la copertina girata verso la gente che incontravo, che appena arrivata in treno mi sarei ritirata in religioso silenzio per leggermelo tutto, sapevo tutto questo. Ma non prevedevo che avrebbe potuto essere una tale Folgorazione.
La rivista in se, unita alla storia del personaggio, insomma, come dire, fanno sognare. Per questo mi è venuta voglia di dedicare due righe a questa ormai ex cuoca della porta accanto, che continua a lavorare all'insegna del rendi speciale ciò che è semplice.
Donna Hay all'ingresso del suo general store
Donna Hay
La carriera di Donna come food writer e stylist inizia prestissimo, a soli 19 anni, a Marie Claire, e in breve tempo, a 25 anni, è anche food editor di Marie Claire Lifestyle.
Attualmente è editor del suo Donna Hay Magazine, autrice di articoli periodici di gastronomia su importanti testate australiane e neozelandesi e collaboratrice regolare della la rivista inglese di lifestyle Livingetc.
Proprio all'inizio di quest'anno Donna ha aperto il suo primo concept store a Sydney, il Donna Hay General Store, con accessori per la cucina, bellissimi oggetti per la casa e idee regalo selezionate in giro per il mondo. E' in progetto anche il lancio di uno shop online direttamente dal suo sito web, dove ognuno potrà servirsi liberamente indipendentemente da dove vive (!!!).
Oggi è uno dei personaggi più noti dell'editoria gastronomica internazionale, splendida prova ne sono in numerosi libri best-seller da lei pubblicati vincitori di tantissimi premi internazionali.

Il general store di Sidney
La rivista
Bimestrale, ha oltre 384.000 lettori australiani, e abbonati in 82 Paesi del mondo. Grande formato, copertina in carta spessa e ruvida. E' una di quelle cose che non ci si stancherebbe mai di guardare e riguardare, in poche pagine un'infinità di ispirazioni. Mi piace molto il fatto che ogni numero si apra con una breve introduzione di Donna, con un breve racconto della genesi del numero in questione, senza tralasciare aneddoti, esclamazioni, piccoli racconti personali.
Lei stessa, in due righe, riesce a raccogliere lo spirito che sta dietro questa bella impresa editoriale:
“Donna Hay Magazine is all about home cooking at its best. It excites the seasoned entertainer, entices the confident cook and inspires the novice to get into the kitchen, put on an apron and start cracking eggs.”
Donna Hay

La forza
In questo caso si può proprio dire: la forza è nella semplicità. Un approccio diretto, sempre ben giudato, procedimenti ridotti al minimo ma con una resa incredibile, merito anche (e soprattutto, secondo me) di una schiera di stylist e fotografi che davvero ne devono sapere un bel po'.
Immagini evocative ma dove la ricercatezza è accuratamente nascosta, dove spesso la carta da forno rimane in bella vista sotto le torte, e gocce e briciole non fanno che abbellire e rendere più naturale l'immagine. Taglieri di legno, vecchie posate rigate, centrini di una volta, predominanza del bianco e dei colori neutri per gli sfondi sempre sgombrati dalle inutilità fanno di queste foto degli spezzoni di sogno. Ecco come vorrei che fossero le mie torte, ci si ritrova a pensare, ecco come vorrei che fosse la mia casa.
E per la lingua...non vi fate alcun problema, è in inglese, si, ma in un linguaggio estremamente semplice, tutto risolvibile con un piccolo dizionario, e poi, soprattutto, le cups sono sempre tradotte in grammi, cosa non da poco per chi ama dilettarsi con le ricette internazionali.

Il neo
Eh questo lo devo dire. Per noi, italiani, o anche no, ma comunque non di quelle parti là, certe cose possono sembrare assurde. E probabilmente lo sono sul serio. Per esempio chi di noi metterebbe 8 albumi non montati in una torta con pochissima farina, solo zucchero e senza lievito?? Cioè, diventa una frittata bianca no? E chi si metterebbe a congelare la carne già grigliata? Credo nessuno, ma del resto lo sappiamo già tutti benissimo che ogni ricetta che viene pubblicata va poi presa con le molle, e una limatina è quasi sempre necessaria.
Trovo il Donna Hay Magazine perfetto per le ricette semplici, e molto utile per un primo approccio con quelli che per noi possono essere ingredienti nuovi, come ad esempio il golden syrup che presenta nel numero che sto leggendo , per come utilizzarli, per le quantità. Lo trovo infinitamente di ispirazione, soprattutto per chi ha velleità da foodblogger (eh eh!), evocativo e piacevolissimo da sfogliare. Ma una controllatina prima di mettere in pratica, una riaggiustatina alle quantità, spesso è necessaria.
ma alla fine...
qui da noi, in Italia intendo, non abbiamo nulla di nemmeno lontanamente paragonabile, soprattutto dal punto di vista stilistico, quindi me lo compro, me lo leggo, me lo gusto. Aspetto di avere il tempo per provare tutte le ricette che mi ispirano, prendo nota su ingredienti di cui prima non avevo mai neppure sentito parlare...e ci scrivo pure un post, perchè sfogliare certe pagine, al di la di tutto, è per me un puro piacere. Buona lettura.
E buona settimana, noi ci sentiamo domani con qualcosa di dolcissimo 100% Donna Hay.
tutte le immagini del post sono tratte dal sito di Donna Hay

20 commenti:

  1. l'inglese barbara.... l'inglese che hai dimenticato..... :-)

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  2. A me le ricette di Donna Hay non dicono molto, ho la sensazione che alcune ricette lei non le abbia mai provate, ma e' da ammirare per la tenacia e il senso del business. (Invidia malcelata....)

    Vedo che si e' un po' arrotondata, devono essere gli assaggini... Io lo so bene!!!!

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  3. Sono totalmente d'accordo con le tue riflessioni.

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  4. Ecco, mi hai fatto venire voglia di comprare questo giornale :)

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  5. va bene, mi hai convinta, la prossima volta che capito in un'edicola internazionale me lo procuro (ho un libro di donna hay, ma non l'ho ancora provato)

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  6. Mentre leggevo pensavo esattamente che per me certi libri, certe riviste, certi blog anche esercitano l'effetto di una calamita, mi attraggono al punto tale di essermi quasi indifferente il fatto che quel piatto sia poi effettivamente commestibile :-P Devo essermi inscemita in sti anni, ma il gusto del lifestyle mi attira da morire, quindi poi magari cucino il mio solito risotto ai funghi e zucca (per dire) ma sbavo davanti a foto, immagini e dettagli come questi!

    Io non l'ho ancora mai visto in giro, però qui in centro a Modena c'è un'edicola che tiene riviste straniere a bizzeffe potrei provare lì: ti chiedo qualche dettaglio, costo in Italia e uscite?

    Ah Sara, davvero brava perchè il tuo blog sta diventando sempre più interessante, multiforme, accurato, godibile: grazie per questo! :-))

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  7. @babs davvero sono semplicissime, basta un dizionario e poi vedrai che uno tuoi pargoli te le traduce in un secondo!

    @corradoT: si, di fatto ormai è un imprenditrice, è immagine, è marchio. Ma davvero ogni numero del magazine vale una scuriosata, almeno un idea, non dico geniale, ma almeno molto, molto utile, si trova!

    @virginia: mi fa molto piacere, so che tu sai tante cose e sei molto brava e devo ammettere che spesso "temo" un po' il tuo giudizio!:)

    @fiordilatte: se hai un po' di soldini da investire (vedi sotto)! Però davvero comprarsene una copia ogni tanto secondo me è un buon modo di farsi un regalino!

    @lise.charmel ops, il mio post si è trasformato in un consigli per gli acquisti??!! :) Dai almeno un numero regalatelo, garantisco io!


    @ arietta l'abbonamento annuale internazionale costa 96 dollari australiani che se non sbaglio dovrebbero essere intorno ai 58-59 euro.Ed è un bimestrale, di conseguenza "abbonamento annuale" significa 6 numeri. Il numero singolo in edicola io l'ho pagato 10 euro e 50. Una bella spesuccia eh?? Per Modena a me verrebbe in mente di guardare in quell'edicola che c'è subito all'inizio dei portici all'angolo con la piazza, li di fianco alla ghirlandina, quando facevo l'uni alcune riviste internazionali le trovavamo lì.
    Per il resto solo un grande grazie. Le tue parole mi ripagano un sacco, soprattutto in un periodo come questo in cui mi stanno venendo un po' di dubbi sul continuare questa "impresa".
    [Però sono arrabbiata con te perchè tu hai già ricevuto il libro del cavolo e sono ancora qua a fissare la strada aspettando il corriere.oh.]

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  8. Ciao, perdonami se non entro nel merito del post ma mi soffermo all'aspetto tecnico: come fai a mettere didascalie alle immagini? :)
    Ti ringrazio molto.

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  9. Caro Andrea, in realtà non sono didascalie vere e proprie, semplicemente si cambia il carattere e l'allineamento del testo. Io scrivo come se fosse un testo normale, poi lo seleziono e scelgo come dimensione del testo (tasto T) "smallest" e infine posiziono tutto al centro cliccando il comando "centrato".
    Spero di essere stata chiara, ciao e grazie della visita.

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  10. La voglio anch'io, ecco! In effetti la spesa non è da poco U___U: ma qui a Bologna dovrei trovarla, credo!
    Dico credo perchè è da giorni che cerco degli stampini per mini cake che sembrano introvabili qui!!

    Un bacione Sara! Buona settimana!

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  11. Io sai dove li ho trovati?? Al 99 cent! In silicone e tutti di colori diversi. Io li ho presi a Reggio, però so che più o meno tutti i 99 cent hanno la stessa roba quindi magari ci sono anche a Bo! Vanno solo unti un po' più di quelli di marca però funzionano, facci un giro, ciao!

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  12. Sara sono affascinata dal post che hai scritto perchè è esattamente la sensazioen che provo quando vado sul sito di Donna Hay, pensavo di essermi rincretinita per piacermi così tanto uno stile diverso dal mio! Molto diverso!! Se ne trovassi una copia dovrei rivestirla per non sbavarci sopra. Bacioni
    Sonia

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  13. :-) Era esattamente l'edicola di cui parlavo io, quella tiene molte riviste straniere, ci andavo a comprare Cote Est Ouest e Sud + Elle, Elle decor e Marie Claire maison alla signora francese a cui tenevo i figli, piuttosto benestante d'altronde, con quel che costan tutte quelle riviste: ma ti giuro che lavorare da loro per me era andare a nozze, appena i bimbi dormivano potevo sfogliare meraviglie! In effetti la Donna se le fa pagare eh,però sembran davvero mezzi libri, come spessore, confermi?
    Per il resto, i dubbi sono umani...io li ho più o meno ogni 15 giorni e le mie paturnie dipendono molto dal fatto che le ricette mi riescano o meno, le foto escano da schifo o passabili, i commenti mi faccian cascare le ginocchia o siano intelligenti e interattivi. Se hai voglia di parlarne in privato, sono a disposizione: ti risolleverò il morale, vedrai ;-) vabbè che ormai ti è arrivato il libro eh....quindi....

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  14. Sonon curiosa di vedere cosa ci sarà nello shop online!
    Mi è piaciuto il tuo post, io conosco Donna Hay solo tramite alcune delle sue ricette reinterpretate da varie foodblogger, il tuo post mi ha dato "un quadro generale" che mi mancava! ciao

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  15. quante curiosita'ci hai appena svelato ;)

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  16. una bella presentazione con tutte le dovute riflessioni e....son curiosa delle ricette che ne farai, ciao! ;-)

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