giovedì 5 novembre 2009

Quiche dolce-amara: radicchio, uvetta e castagne

Ci sono dei giorni, magari quando vengo da un periodo troppo carico di pranzi dalla nonna (che per carità, tutti i meriti, ma nonna un dito di unto in fondo a ogni piatto di tortelli!!!!) in cui una quiche ripiena di verdure cotte diventa il massimo della golosità.
Oltre che una buonissima occasione per uno svuotamento sistematico dei reparti vedrure e formaggi del frigo, ovviamente.
Spesso però questi giorni cadono proprio quando non c'è il tempo di preparare la pasta per quiche (che poi sarebbe stata sempre la solita imbattibile perfetta pate à quiche di Cristophe Felder, appresa sempre da lei tempo fa), per fortuna che è lecito, ogni tanto, ripiegare su quella già pronta, fingendo di ignorare, per una volta, quel mare di cose indicibili che ci sono dentro.
Fingendo, appunto, peccato che io non so proprio fingere, proprio per niente, nemmeno con me stessa, quindi mi sono ripromessa giurin giurello che al primo attimo di tempo ne preparo una scorta di quella Felderiana e la freezerizzo, promesso.
Fatto il mea culpa, veniamo alla novità che dovrebbe essere insita nell'odierna ricetta, che sarebbe quella di affondare delle belle castagnone panciute lesse nel ripieno della quiche un attimo prima di metterla in forno. L' idea l'ho notata su una rivista, dove le castagne commparivano affossate in una notevole quantità di cipolle. Io per ovvie ragioni digestive ho sostituito la base del ripieno con un bel cespo di radicchio trevigiano, amaro al punto giusto per contrastare con le dolci e farinose castagne. Infine...boh, mi mancava ancora un tocco mio...ci ho pensato un po' e poi una piccola (piccola! se no rovina tutto) manciata di uvetta sultanina mi ha risolto il pranzo.

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Quiche al radicchio trevigiano, castagne e uvetta

1 rotolo di pasta brisée pronta
radicchio trevigiano 1 cespo medio
ricotta 200g
uova 1 e 1 tuorlo
uvetta sultanina una piccola manciata
7-8 castagne lesse
sale, pepe, aglio, noce moscata

Pulire il radicchio e ridurlo in piccoli pezzi, eliminando le parti bianche più dure e coriacee. In una padella antiaderente scaldare due o tre cucchiai di olio, farci rosolare l'aglio sbucciato e privato della parte verde interna per qualche minuto senza farlo annerire. Eliminare l'aglio e aggiungere il radicchio, farlo stufare mescolando continuamente per 5-10 minuti, fino a che tutte le foglie non avranno assunto il colore più scuro tipico della cottura. Verso la fine della cottura aggiungere anche la manciatina di uvetta, salare e mescolare bene. Spegnere e lasciar raffreddare. Una volta raffreddato, in una ciotola unire il radicchio, la ricotta ridotta a crema schiacciandola con un cucchiaio, l'uovo e il tuorlo leggermente sbattuti, sale, pepe e se piace una grattatina di noce moscata. Rivestire un piccolo stampo da 24 cm di diametro con la carta da forno, stendere la pasta brisée e riempirla con il nostro composto. Affondare quasi completamente le castsagne nel ripieno disponendole in modo ben regolare, in modo più o meno che ne possa risultare una al centro di ogni fetta che andremo a tagliare. Ripiegare i bordi oppure tagliare l'eccedenza e infornare a 180° per circa 40 minuti.
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p.s. sono ancora senza forno (quelle vitine apparentemenmte necessarie per il suo funzionamento sembrano scomparse dalla faccia della terra) quindi buona parte del merito di tutte queste cosine infornate autunnali, da tradursi in spesa elettrica, consigli e soprattutto controllo cotture mentre io faccio altro, va alla nonna Tina. Tina diminutivo di Orestina, classe '32, che legge i libri di cucina con gli occhiali e poi con davanti la lente di ingrandimento, perchè ancora ci tiene, perchè ancora, ogni domenica a pranzo, vuole portare in tavola qualcosa di sempre diverso. E alla fine chi se ne frega se è un po' unto o pesantino. E' un mito!
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Aggiornamento: con grande sgomento per la paura di essere additata come copiona, ho scoperto solo questa sera una ricetta molto simile, quantomeno che utilizza lo stesso abbinamento radicchio-castagne e sempre in una quiche (!!!), e pubblicata proprio ieri, sul bellissimo blog di Camomilla: Fiordifrolla. Per questo ci tengo molto a dire che la mia non è stata una copiata senza citazioni di fonti, ma una semplice idea più o meno contemporanea, dico più o meno perchè avevo realizzato questa quiche già la scorsa settimana, prova ne è la foto presente da giorni su Picasa.
Embè, scusate, ma dovevo levarmi il dente, oh.
Ah, le sue splendide mini quiche sono qui.

12 commenti:

  1. Che cosa dev'essere...sarà che mi piacciono le castagne...sarà che fanno tanto stagione...ma i miei complimenti non potevo non farteli!!!!Farteli anche per la bellissima foto!!!!UN abbraccio

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  2. Ciao! noi adoriamo le quiche! e forse un pò si nota anche dal nostro blog ;)
    Ottimo questo trio: le castagne con il radicchi oci stanno davvero molto bene e ci piace il tuto piccolo tocco personale!
    bravissima!
    bacioni

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  3. Ottima l'idea delle castagne! io le metterei ovunque!
    brava

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  4. Stavo giusto cercando un modo per far fuori il radicchio che piange nel mio frigo... Ottimo spunto!

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  5. E' meravigliosa, come sempre del resto. Io le torte di verdure le trovo il massimo della golosità quasi sempre!

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  6. Mi piace l'idea di associare il radicchio duro ed amaro con le morbide e pastose castagne. L'uvetta sultanina è un tocco particolare, dolciastro..da provare!!

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  7. Fantastica......assolutamente da provare!!! e poi io amo le ricette con le castagne....quindi bravissima....ciao

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  8. Originale abbinamento! ben fatto!
    da rifare....:)

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  9. Sara ma figurati se di addito come copiona, ci mancherebbe, sai quante volte sarà capitata la stessa cosa anche a me? Anzi la prossima volta mi sa che ti rubo l'idea dell'uvetta ;)
    Buona serata, un bacione

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  10. che buono, io amo i quiche e uno così non l'ho mai provato...complimenti!!

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  11. particolarissima!!
    una vera chicca anche l'utilizzo delle castagne,complimenti ;)

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  12. Centrato in pieno. Farei follie per qualunque piatto con questi abbinamenti.
    Bellissimo!

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